Il boom della scuola che dà un lavoro

Mercoledì 22 Febbraio 2017
Il boom della scuola che dà un lavoro
Le scuole superiori vedono un ritorno prepotente nelle preferenze degli studenti per gli istituti tecnici e professionali. Questi, che ormai da tempo sono raccolti in poli che ospitano più strutture, sono una decina in Polesine tra capoluogo, Badia, Castelmassa e Adria.
Il dato per il 2017-2018 ha fatto registrare sinora un totale di 1.749 iscrizioni alle classi prime. Le scelte degli studenti, secondo i dati pubblicati dal ministero, in Italia vedono un 30,3 per cento di nuove iscrizioni negli istituti tecnici, 25,1 nei licei scientifici e per completare una sorta di podio virtuale, un 15,1 negli istituti professionali. La situazione è ben diversa tra Adige e Po, dove il 42,1 per cento risulta iscritto, per l'anno che verrà, in istituti tecnici, il 19,8 in quelli professionali e il 15,6 al liceo scientifico. Considerando la cifra sopra citata, si parla di circa 736 studenti nel primo caso, 346 e 273 negli altri. La rimanenza è completata da licei delle scienze umane (9,3 per cento), linguistici (6,2), artistici (4,6) e musicali (2,4).
Se il primo dato è il ritorno in auge degli istituti più finalizzati alla ricerca di lavoro, preoccupa l'aspetto del sempre più intenso calo demografico che vede le presenze in diminuzione. Una statistica evidenziata sia dall'Ufficio scolastico che da diversi istituti interpellati. A supporto di tale dato, il chiaro riscontro nelle iscrizioni alla scuola elementare. Nelle ottantuno scuole primarie si registrano solamente 1.626 iscrizioni (una media di 20 per ciascun istituto), mentre il dato sale a 1.768 nelle quarantatre medie.
Da quest'anno le domande sono state compilate e inviate con modalità telematica uniformata, mentre fino allo scorso si poteva procedere con la classica iscrizione cartacea. Nei prossimi giorni verranno comunicati tutti i dati più rilevanti, nell'attesa di poter concedere qualche giorno ulteriore ai ritardatari dell'ultima ora, e verranno poi definite successivamente le nuove classi. Restano le difficoltà nell'avviare alcuni corsi annunciati e che non riusciranno a partire per la mancanza di numeri sufficienti, così come ancora da dipanare sarà la matassa relativa in particolar modo al liceo Celio, che dovrà verosimilmente trovare una nuova soluzione, con l'ex Marco Polo nel polo scolastico in Commenda in pole position.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci