I sindacati: «Comune e Asm sono i primi responsabili»

Mercoledì 14 Marzo 2018
I sindacati: «Comune e Asm sono i primi responsabili»
LE REAZIONI
ROVIGO «Vergogna, vergogna e ancora vergogna» è il coro di sdegno che arriva dai sindacati che per mesi hanno evidenziato in ogni modo la paura che il passaggio di Asm Onoranze funebri in mani private mettesse a rischio il futuro dei dipendenti.
«MASSACRO SOCIALE»
«Il massacro sociale annunciato è stato servito a tre, forse quattro lavoratori - sottolineano in un'amarissima nota congiunta Fp Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil - Si sono dimostrate solamente bugie quanto raccontato dal sindaco, dal presidente di Asm Spa, dall'assessore alle Partecipate e da una parte della stampa in merito al fatto che nulla sarebbe cambiato per i lavoratori dopo la (s)vendita delle quote pubbliche al privato. Vergognoso che con un'alzata di mani da parte della maggioranza del Consiglio comunale si sia deciso il futuro di quattro famiglie. Chiediamo al sindaco e ai consiglieri con quale coraggio guarderanno queste persone in faccia, quando gli sarà chiesto il perché hanno scelto nei fatti di trasformare il loro posto di lavoro in guadagni per il socio privato, che ha acquisito le quote di una società pubblica».
SINDACATI IN TRINCEA
Fin da subito i segretari delle tre sigle, Davide Benazzo, Enrico Rigolin e Carlo Ronzino avevano bollato come «assurdo e sbagliato vendere un'azienda pubblica che fa profitti». E, lo scorso ottobre, dopo l'incontro in Prefettura per il tentativo, fallito, di conciliazione, avevano proclamato lo sciopero spiegando che «per i lavoratori nel momento della vendita non cambierà nulla, ma i problemi nasceranno subito dopo, con la possibilità che l'attività venga spostata o smembrata e che i lavoratori, nella giustificazione dei profitti, vengano sacrificati: quello che interessa è la fetta di mercato posseduta».
SMENTITO ANCHE L'ASSESSORE
Parole quasi profetiche, alle quali aveva replicato l'assessore alle partecipate Stefano Falconi: «Non cambierà nulla, solo il socio con il 90% delle quote che ora è Asm Spa: Asm Onoranze funebri manterrà lo stesso nome, la stessa attività e quindi gli stessi dipendenti»
LAVORATORI IN ASSEMBLEA
Ieri sera i sindacati hanno subito organizzato un'assemblea con i lavoratori per decidere le azioni da intraprendere. «L'azienda ribadiscono - non era in perdita, ma è chiaro che per un privato questo non basta, ci vuole anche il guadagno: questo gli è stato offerto da parte di questa Amministrazione comunale e da Asm Spa, impedendo ci fossero le tutele chieste più volte dal sindacato e mettendo di fatto sulla strada quattro lavoratori e le loro famiglie».
BATTAGLIA LEGALE
«Tutele che, si badi bene, Asm Spa avrebbe comunque potuto inserire, se le avesse davvero volute e non solo sbandierate, anche senza l'accordo sindacale vanamente cercato. Noi non ci fermeremo e, oltre a impugnare i licenziamenti in tutte le sedi, faremo di tutto per ricordare ai responsabili politici quanto è successo».
La vicenda, quindi, si preannuncia particolarmente calda proprio sul fronte della tutela dei lavoratori licenziati.
F.Cam.
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