I Servizi sociali trovano risorse

Giovedì 12 Luglio 2018
I Servizi sociali trovano risorse
SOCIALE
ROVIGO Dopo i burrascosi mesi estivi del 2017, il settore Servizi Sociali del Comune sembra che per quest'anno sia in grado di sostenere economicamente le spese per le famiglie rodigine in affidamento. Il bilancio è ancora impantanato nelle sabbie mobili del polo natatorio, ma una speranza per il denaro alle famiglie sembra possa arrivare dal riequilibrio di bilancio.
ANNO PESANTE
I mesi di giugno e luglio della scorsa estate sono stati una vera passione per l'assessore Patrizia Borile e l'intera maggioranza a sostegno di Massimo Bergamin. A causa di un bilancio risicato, nel quale non hanno trovato spazio nemmeno importanti voci come le scuole paritarie e l'università rodigina, non si riuscì a trovare le risorse necessarie a pagare bollette e altre spese irrisorie (dell'ordine di 50 o 100 euro) per le famiglie in difficoltà assistite dal Comune.
La soluzione a questi problemi fu possibile esclusivamente grazie all'aiuto di Bandiera gialla. Nell'aprile 2017, infatti, l'associazione guidata da Sergio Davide Rossi ha organizzato un concerto per raccogliere fondi, nell'ambito della manifestazione Rovigo for Rovigo. Furono raccolti tremila euro, poi consegnati ai Servizi sociali per pagare le bollette insolute che presto avrebbero costretto le famiglie a rinunciare a servizi fondamentali come acqua o gas.
RISORSE IN CASSA
Per quest'anno pare che non si verificheranno situazioni di questo tipo. A dirlo è l'assessore Borile. «Sembra che abbiamo evitato lo scenario dell'anno passato - spiega - perché con il riequilibrio di bilancio siamo riusciti a raccogliere le risorse necessarie per coprire economicamente tutto».
BILANCIO
Il riequilibrio di bilancio del quale parla Borile è una procedura che va fatta entro la fine di luglio di ogni anno, per capire se in altri settori del Comune (Opere pubbliche, piuttosto che Eventi e manifestazioni) ci siano risorse in eccesso che possono essere redistribuite dove ce n'è più bisogno. È una procedura ordinaria, ma si sta rivelando indispensabile visto che a Palazzo Nodari il bilancio è bloccato da mesi. Esattamente come un anno fa, infatti, è la vicenda del polo natatorio a fermare investimenti e spese per il bene della collettività. A dicembre il sindaco Bergamin disse che «i soldi ci sono e non è vero manchino», ma alla domanda posta all'amministrazione in questi mesi su come potranno essere sistemate le buche oppure dove troveranno le risorse economiche per armare i vigili, la risposta è che finché non verrà risolta la situazione riguardante le piscine pubbliche, non ci potranno essere fuoriuscite di denaro dalle casse comunali.
Alberto Lucchin
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