I NUMERI
ROVIGO La sicurezza sul lavoro resta una ferita aperta per il Polesine

Sabato 23 Settembre 2017
I NUMERI
ROVIGO La sicurezza sul lavoro resta una ferita aperta per il Polesine che fa registrare numeri non confortanti. Dal primo gennaio al 31 agosto, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Inail, gli infortuni sul lavoro in Polesine sono stati 1.684, ovvero oltre 200 al mese e 7 al giorno. E se nello stesso periodo del 2016 erano stati 1.835, è vero anche che nel confronto agosto su agosto, quest'anno sono stati 171, ovvero 15 in più dello stesso mese di un anno fa. E settembre si è fra l'altro aperto con un grave incidente sul lavoro, che ha visto l'addetto alla logistica della Deriplast di Villadose riportare gravi lesioni, schiacciato fra due muletti: il suo dal quale era appena sceso e quello di un collega in retromarcia. Ieri un nuovo grave episodio. In entrambi i casi si tratta di situazioni complesse in cui entrano in gioco più fattori e sui quali sono in corso indagini per chiarire dinamiche e cause.
LA NOVITÀ
Ogni fatto, inevitabilmente, fa storia a sé e spesso si tratta di fatalità inevitabili, ma non per questo l'evidenza dei numeri deve essere sottovalutata. Non è un caso, fra l'altro, che il Cur abbia attivato, fra corsi della laurea magistrale in Giurisprudenza nella sede di Rovigo dell'università di Ferrara, anche quello in Sicurezza nei luoghi di lavoro, che inizierà nell'ultima settimana di febbraio, tenuto dal professor Gianguido Balandi. Un corso che fra l'altro, sarà illustrato in un'apposita conferenza mercoledì prossimo, visto che sarà anche il primo che consentirà la frequenza online. «Si tratterà di un caso pilota, che in caso di successo potrebbe aprire il campo ad altre iniziative analoghe - spiega Veronesi - quello di Sicurezza nei luoghi di lavoro, peraltro, è un insegnamento molto interessante per le aziende del territorio, tant'è che il nostro progetto ha ricevuto grande appoggio ed è stato caldeggiato dal Comitato di indirizzo del corso di studio, formato da diversi esperti del mondo produttivo e professionale locale».
IL VERTICE
Anche i sindacati, come in ogni occasione, non mancano di ribadire l'importanza della prevenzione e del valore da dare alla sicurezza sul lavoro. Già a marzo, dopo l'incidente costato la vita a Michele Cavallaro, il 19enne morto schiacciato da un braccio meccanico mentre era al lavoro in uno stabilimento di Ceregnano, e il gravissimo infortunio che ha provocato estese ustioni di terzo grado al 63enne operaio di Lusia, su sollecitazione dei segretari di Cgil, Cisl e Uil, si è riunito in Prefettura il tavolo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, al quale hanno partecipato i rappresentanti di ministero del Lavoro, Ispettorato, Spisal e Inail e delle forze dell'ordine. Il dato ancora più preoccupante è quello relativo alle morti bianche: con 5 decessi sul luogo di lavoro registrati dall'inizio dell'anno il Polesine è al nono posto nella classifica dell'incidenza degli infortuni mortali in base al numero di occupati, elaborata dall'Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering su dati Inail che ai livelli più alti di questa triste graduatoria.
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