Giovane padre muore nell'auto fuori strada

Mercoledì 24 Gennaio 2018
L'INCIDENTE
ROVIGO Un istante maledetto e la Lancia Y è finita fuori strada. La vita di Alessandro Fioratto, 38 anni, sposato con Martina e padre di una bimba di nemmeno tre anni, si è interrotta in modo tragico ieri mattina, verso le 11, lungo la Provinciale 27, via Giotto, che congiunge le frazioni di Borsea e Grignano.
Ed è proprio a Grignano che l'uomo si stava recando quando, pochi metri dopo il cavalcavia che attraversa la ferrovia dove la strada, in leggero declivio, curva leggermente, la sua Lancia Y è andata giù dalla carreggiata, carambolando nella campagna, in quel tratto qualche metro più in basso.
VOLO MORTALE
Sembra che il 38enne, che per cause difficilmente accertabili ha perso il controllo ed è uscito di strada, sia stato sbalzato fuori dall'abitacolo e che questo abbia provocato le lesioni poi rivelatesi mortali.
La corsa dell'ambulanza del Suem si è rivelata tristemente vana, perché all'arrivo dei soccorritori ormai c'era ben poco da fare. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, mentre dei rilievi si è occupata la polizia stradale. Le valutazioni sull'esatta dinamica dell'incidente sono ancora in corso da parte delle forze dell'ordine intervenute, anche se non sembrano esservi molti dubbi sul fatto che si sia trattato di una fuoriuscita autonoma. Una circostanza che potrebbe portare il sostituto procuratore Fabrizio Suriano a non disporre ulteriori accertamenti, né autoptici né tecnici, non essendo ravvisabili ipotesi di reato a terzi.
NUOVO DOLORE
Con sua madre Mariella, appena due mesi fa, a fine novembre aveva pianto la prematura scomparsa del padre Luciano, spentosi a 65 anni a causa di un tumore al polmone probabilmente provocato dall'amianto, visto che per anni aveva lavorato come saldatore alle Officine grandi riparazioni di Bologna, nel reparto lamiere, dove l'amianto veniva usato per coibentare le carrozze ferroviarie.
Un lutto che aveva scosso tutta la famiglia, al quale si aggiunge ora questa ulteriore drammatica tragedia.
LA VITTIMA
La famiglia Fioratto è originaria di Mardimago, ma da qualche tempo Alessandro si era trasferito a Grignano.
Dopo essersi diplomato ragioniere all'Itc De Amicis nel 1998, mettendosi in luce come uno studente brillante, ha poi provato la strada del lavoro autonomo aprendo, in società con un amico, una ditta di intonacatura e stuccatura, con sede proprio a Grignano.
Il lavoro e la fatica non lo spaventavano. Fin da ragazzo aveva sempre avuto la passione per il nuoto e ha fatto parte anche della Rovigonuoto che infatti, sulla propria pagina Facebook, ne ha subito postato una foto mentre in vasca a fine gara, sorride soddisfatto. con il pollice alzato, accompagnandola con le parole:«Ciao Ale, ti vogliamo ricordare così».
RICORDI
E se chi lo conosce lo ricorda come una persona responsabile, affidabile e di grande cuore, sui social sono tanti gli amici che gli rivolgono un caro e doloroso saluto: «Sei stato un grande amico, un gigante buono», «Un ragazzo grande e bravo, non ci sono parole»,
«Rimarrai sempre - scrive il nipote - il mio punto di riferimento, più di uno semplice zio, più di un padre, ti ricorderò sempre e sicuramente ai miei figli parlerò di quanto sono stato fortunato ad avere incontrato una persona come te». «Ti ho amato da subito - sottolinea la sorella della moglie - tu sei e rimarrai il mio cognatone buono, il mio braccio destro».
Francesco Campi
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