FINANZA il bilancio

Giovedì 23 Marzo 2017
FINANZA il bilancio
Un anno vissuto intensamente per la Guardia di Finanza polesana che è stata protagonista di oltre 4.500 interventi che spaziano in settori molto più ampi di quanto la semplice denominazione di polizia economica e finanziaria lasci pensare.
Il primo dato che balza agli occhi, inevitabilmente, è quello degli oltre 100 milioni di imponibile che erano stati nascosti al fisco, oltre ai 16 milioni di Iva non versata. Gli evasori totali scoperti sono stati 38, con più di 10 milioni di euro che erano stati non dichiarati. Numeri che danno già una prima misura dell'azione del Comando provinciale, guidato dal colonnello Nicola Sibilia, nel corso dell'anno ormai trascorso.
Durante la presentazione del rapporto completo dell'attività 2016, che ha visto il vicecomandante provinciale, il tenente colonnello Sebastiano Rizzo, affiancato dal luogotenente Massimo Morino, passare in rassegna le principali operazioni compiute, emerge chiaramente come si passi dalle sette frodi all'Iva, comprese le cosiddette carosello, ai controlli sulla qualità degli alimenti, dal controllo sull'immigrazione che ha portato a indagare due liberi professionisti adriesi accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, al caporalato e allo sfruttamento del lavoro nero (17 imprenditori denunciati per l'impiego di 43 lavoratori in nero e 26 irregolari), dalle piantine di marijuana agli occhiali con marchi falsi (nel 2016 ben 5.856 in tutto i prodotti illegali sequestrati), passando per il parcheggio nell'ex distributore di corso del Popolo che veniva gestito in modo abusivo. Ben diverso, restando in tema di motori, quanto contestato alla società proprietaria dell'autodromo di Adria, nei confronti della quale è stato eseguito un sequestro preventivo per equivalente a fronte di un contestato omesso versamento Iva da 600mila euro, relativo al 2011.
Nelle maglie delle Fiamme gialle sono finiti pesci grandi e piccoli. E anche pesci veri e propri, come quando lo scorso 7 giugno a Porto Viro è stato fermato un furgoncino carico di 380 chili di pesce pescato in Po e dotato di documentazioni romene risultate taroccate. Erano, invece, con una potenza superiore a quella consentita, i 24 fucili e pistole da softair, ad aria compressa, che sono stati sequestrati dopo attente verifiche.
Restando ai numeri, l'impegno maggiore è quello riversato contro l'evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato: 304 fra verifiche e controlli fiscali, con 72 denunciati per 54 reati.
Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari, finanziari e di borsa, sono state denunciate 55 persone. Altri dati significativi sono quelli che riguardano la filiera alimentare: complessivamente circa 20 i quintali di prodotti alimentari per violazioni amministrative riguardanti l'etichettatura, la tracciabilità dei prodotti e l'igiene. E tutto questo senza dimenticare l'azione di controllo del territorio con le pattuglie, con l'utilizzo di circa tremila giornate-uomo.
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