(A.Gar.) L'appuntamento clou per la tradizione di Grignano Polesine sarà domani, con l'assegnazione di 61 blocchi, su un totale di 291 aventi diritto delle terre della cosiddetta Comuna, dal nome antico della zona denominata Valle Comuna. Ieri, però, uno dei momenti significativi nel ciclo di celebrazioni benedettine con il corteo storico per le vie cittadine e il parco, preceduto dal mercatino dei bambini e dalla santa messa, e proseguito poi con il pranzo di tutte le associazioni locali sotto lo stand gastronomico e con musiche e danze popolari venete fino a sera al Pavajon e conclusosi infine con un convegno a tema sulle testimonianze medievali a Grignano.
Particolarmente sentita la classica investitura dei compartecipi con la lettura del messaggio di oltre mille anni fa da parte dell'abate, con testo in latino ed italiano. Un rito, quello della Comuna, che prosegue nel tempo da oltre sei secoli nel nome dei festeggiamenti per San Benedetto e che coincide con l'assegnazione delle terre per il prossimo quinquennio 2017-2022. Oggi il consiglio di amministrazione degli Antichi Beni Originari, l'associazione che si occupa della gestione di questa tradizione, predisporrà i bossoli nelle urne, con l'estrazione di martedì ad opera di un bambino del paese. Decisamente particolare anche il criterio di scelta per l'assegnazione. Dopo il censimento di febbraio, sono stati individuati i potenziali destinatari, che devono essere discendenti in linea diretta delle famiglie originarie e allo stesso tempo abitare stabilmente e avere famiglia proprio nel paese. La stessa estrazione a sorte viene svolta secondo gli antichi riti e in maniera particolare sia per la rotazione dei terreni che per le dichiarazioni ufficiali da parte del presidente che ne cura ogni minimo aspetto. Caratteristico il corteo di ieri, con figuranti in maschera sia tra le fila dei benedettini che tra i cittadini in piena tenuta medievale. Appuntamento ora a domani per il momento più atteso.
© riproduzione riservata
Particolarmente sentita la classica investitura dei compartecipi con la lettura del messaggio di oltre mille anni fa da parte dell'abate, con testo in latino ed italiano. Un rito, quello della Comuna, che prosegue nel tempo da oltre sei secoli nel nome dei festeggiamenti per San Benedetto e che coincide con l'assegnazione delle terre per il prossimo quinquennio 2017-2022. Oggi il consiglio di amministrazione degli Antichi Beni Originari, l'associazione che si occupa della gestione di questa tradizione, predisporrà i bossoli nelle urne, con l'estrazione di martedì ad opera di un bambino del paese. Decisamente particolare anche il criterio di scelta per l'assegnazione. Dopo il censimento di febbraio, sono stati individuati i potenziali destinatari, che devono essere discendenti in linea diretta delle famiglie originarie e allo stesso tempo abitare stabilmente e avere famiglia proprio nel paese. La stessa estrazione a sorte viene svolta secondo gli antichi riti e in maniera particolare sia per la rotazione dei terreni che per le dichiarazioni ufficiali da parte del presidente che ne cura ogni minimo aspetto. Caratteristico il corteo di ieri, con figuranti in maschera sia tra le fila dei benedettini che tra i cittadini in piena tenuta medievale. Appuntamento ora a domani per il momento più atteso.
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