Fiera e mercato nati in mezzo a disfide tra casati

Domenica 13 Agosto 2017
Episodi storici legati alla Fiera di Panarella e di Papozze sono stati illustrati nella serata promossa dalla Biblioteca comunale nella sala degli incontri del Circolo Noi di Panarella.
A farli riemergere dalle pieghe del tempo è stato il racconto di Luciana Passarella, relatrice nella serie di conferenze messe in agenda dalla Biblioteca ne I giovedì papozzani. Passarella, laureata in conservazione dei beni culturali all'Università Ca' Foscari di Venezia, la quale ha parlato dell'origine della fiera e del mercato della frazione, della quale ha trovato tracce nel catasto austriaco e negli archivi della parrocchia di Bellombra, e ripercorso in maniera più dettagliata la disputa relativa alla fiera di Papozze sorta tra i membri della comunità e Luigi Bevilacqua, rampollo del potente casato ferrarese che in questo territorio godeva di importanti privilegi dai quali traeva i propri guadagni.
«Una disputa ha concluso Passarella il suo excursus storico - risoltasi in via definitiva il 26 giugno 1779, quando ottenne il ripristino della fiera il 24 agosto, giorno di San Bartolomeo, preceduta il 23 di quell'anno dall'apertura della stagione teatrale con la messa in scena de La Favorita di Donizetti».
Il numeroso pubblico al Circolo Noi è stato salutato dall'assessore Federica Bergo, mentre il presidente Paolo Rigoni ha rivolto un pensiero allo scomparso Dino Felisati. «Papozze e tutto il Polesine deve essere grato a lui, al suo impegno instancabile e alla sua opera» ha detto Rigoni, ricordando inoltre mons. Mario Furini, ex parroco della frazione, e don Valentino Tonin, guida spirituale dei Polesani nel Mondo, sempre presente alle tante feste dei migranti che si sono tenute a Panarella negli anni scorsi.

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