Fattoria: «L'ampliamento va verificato»

Sabato 23 Giugno 2018
Fattoria: «L'ampliamento va verificato»
NODO FATTORIA
ROVIGO Alberto Borella reclama giustizia. Con un esposto alla Guardia di Finanza il consigliere comunale spiega, carte alla mano, che sul parco commerciale de La Fattoria c'è troppa confusione a livello di documentazione urbanistica e commerciale, ribadendo che la commissione straordinaria che lui aveva chiesto al Consiglio comunale nel settembre 2017 avrebbe contribuito a fare chiarezza.
MALUMORI IN MAGGIORANZA
A supportarlo nella battaglia anche i due membri dell'opposizione Ivaldo Vernelli (M5S) e Antonio Rossini (Fare!). Lo scorso settembre ci fu una profonda crisi per la maggioranza che sostiene il sindaco Massimo Bergamin. All'inizio di quel mese, infatti, Borella raccolse le firme necessarie a presentare una commissione d'inchiesta sul centro commerciale di Borsea, tra le quali alcune provenivano da parte della Lega e da Presenza Cristiana. Ne scaturì un consiglio comunale tumultuoso, in cui per un solo voto Bergamin riuscì a salvarsi dalla crisi. Fu determinante, infatti, l'improvvisa e drammatica uscita dall'aula di Simone Dolcetto, il quale avrebbe potuto portare sotto la maggioranza e approvare la commissione straordinaria. Non se ne fece più nulla, Borella uscì dalla maggioranza dichiarandosi indipendente in consiglio e di fatto passò all'opposizione.
DOSSIER
Ad oggi Borella ha così prodotto un fascicolo di una cinquantina di pagine nelle quali dice di avere riassunto svariati faldoni di documenti comprovanti omissioni da parte degli uffici comunali e di chi ha gestito negli anni i rapporti con la dirigenza del centro commerciale. Lamenta, infatti, la mancata convocazione della conferenza dei servizi per approvare la richiesta di ampliamento pervenuta l'anno scorso dalla Fattoria; l'omissione di un riscontro preciso e oggettivo da parte del Comune della effettiva superficie della ripartizione dei negozi del parco commerciale; l'inerzia della Polizia Locale che, nonostante i numerosi e solerti solleciti da parte degli uffici comunali non ha provveduto a misurare tutti i negozi, ma solamente sei su circa 60, riscontrando comunque incongruenze tra i dati rilevati e la documentazione depositata negli anni passati.
Borella inoltre punta il dito sull'Ufficio Commercio del Comune, dicendo che «attraverso una condotta di difficile interpretazione» lascia spazio a situazioni di carattere interpretativo, «declinando la responsabilità di controllo e tutela della concorrenza».
LA RICHIESTA
In definitiva, il pool di tre consiglieri, chiede «la verifica di tutti i negozi del centro commerciale al fine di verificare sul posto la reale situazione evitando abusi con aperture di spazi commerciali con superfici di vendita non consentite» inoltre domanda all'Amministrazione di tornare sui suoi passi e rivedere la concessione per l'ampliamento. «Ho rilevato diverse omissioni del Comune che hanno concesso in questo modo, solo per decorrenza dei termini, la possibilità di poter procedere con l'ampliamento aggiunge Borella Se il Comune fosse in grado di confermare la bontà di tutti i suoi atti, non ci sarebbe alcun problema. Se però emergono da una serie di studi e documenti situazioni che non sono apparentemente corrette, in quel momento si crea una situazione di concorrenza sleale. Il Comune, nel momento in cui non ha valutato attentamente le documentazioni, si trova in una situazione di questo tipo. Ad oggi, nonostante tutte le richieste fatte, non conosciamo ancora la ripartizione dei negozi all'interno del centro commerciale. Nonostante questo, ancora una volta, con una sorta di silenzio assenso il Comune dà la possibilità di ampliarsi al centro commerciale e ciò inciderà pesantemente su tutto il commercio della città».
AMPLIAMENTO IN VISTA
L'ampliamento della Fattoria a cui fa riferimento sarà complessivamente di 4mila metri quadri. Lo sostiene Vernelli, che dice: «Borella non è un pazzo, non sta lavorando per un interesse privato. Borella ha fatto, nonostante la violenza di certi attacchi, un lavoro d'indagine e d'inchiesta personale che riceve il nostro sostegno. È possibile che la cattiva amministrazione di questo comune, che ormai prosegue da decenni, debba sempre essere finalizzata a precisi interessi? Non dico che c'è intenzionalità, lo stabilirà qualcun altro, ma sicuramente c'è un interesse operativo sempre a favore dei medesimi soggetti».
Alberto Lucchin
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