False fatture e riciclaggio: il 63enne Cozzi in carcere

Lunedì 17 Luglio 2017
(D.Bar.) Sono Claudio Bolzonello, imprenditore trevigiano 53enne, Santos Nairobi, cittadina dominicana di 32 anni residente nel capoluogo e il 63enne rodigino Carlo Cozzi, attualmente in carcere per reati contro il patrimonio, i tre arrestati dalla Guardia di Finanza di Treviso al termine di una lunga indagine che ha scoperchiato un giro di false fatturazioni e riciclaggio di denaro stimato intorno ai 5 milioni di euro. I tre davanti al giudice per le indagini preliminari Angelo Mascolo si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Bolzonella, la Nairobi e Cozzi, tutti raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare, gestivano un sistema di false fatturazioni attraverso cinque cartiere con sede a Roncade e di cui avrebbero beneficiato, al fine di evadere il fisco, quattro aziende con sede nelle province di Treviso, Padova e Venezia: la Ft Costruzioni srl di Salgareda, la Esse Data sas di Camposampiero (Padova), la ditta individuale Stefano Damo di Jesolo (Venezia) e la Impremont Service srl di S. Donà di Piave (Venezia). L'indagine denominata Metal Connection e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Treviso Massimo De Bortoli ha rivelato una colossale evasione fiscale incentrata sull'emissione e l'utilizzo di false fatture e operazioni contabili inesistenti che hanno sottratto al fisco una base imponibile di 5 milioni di euro, 850 mila di Iva oltre a realizzare il riciclaggio di quasi 280 mila euro. La Guardia di Finanza è riuscita a ritracciare i movimenti di denaro, che passava attraverso 38 conti correnti e 23 carte prepagate. Dopo aver ricevuto bonifici per le false fatture, i tre avrebbero riciclato le somme prelevando contanti dai loro conti, riuscendo a occultare la provenienza dei soldi.

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