Falsa testimonianza: condannato Bongiorno

Giovedì 19 Aprile 2018
Falsa testimonianza: condannato Bongiorno
IN TRIBUNALE
ROVIGO Il Tribunale di Rovigo ha condannato a due anni di reclusione (con sospensione condizionale della pena) Pasquale Bongiorno, segretario-direttore dell'istituto Cesana Malanotti di Vittorio Veneto per il reato di falsa testimonianza. Si tratta dell'ex direttore dell'Iras. Il consiglio di amministrazione della casa di riposo trevigiana, in attesa di riunirsi questa sera, rimane per ora in silenzio ma sarà molto probabilmente chiamato a valutare gli eventuali impatti della sentenza di primo grado sulla vita dell'istituto. Martedì il giudice rodigino ha pronunciato la sentenza a carico di Bongiorno, che doveva rispondere di avere testimoniato il falso nel corso del processo svolto al Tribunale di Este che vide l'amministrazione del Pensionato Scarmignan di Merlara (Padova) in causa contro l'ex direttore dell'epoca.
LA VICENDA
Bongiorno, che in quel tempo lavorava per la struttura padovana, depose nel procedimento che si concluse con l'assoluzione dell'ex direttore dello Scarmignan. Indagini sulla testimonianza di Bongiorno portarono, nella primavera del 2016, al rinvio a giudizio di quest'ultimo. L'altro ieri è arrivata la sentenza sfavorevole all'attuale direttore del Cesana, la cui legale potrebbe impugnare il pronunciamento del giudice di Rovigo, che si riferisce a fatti totalmente estranei al lavoro svolto da Bongiorno a Vittorio Veneto.
BONGIORNO E L'IRAS
L'ex direttore ha avuto un rapporto tormentato con l'Iras e finito sui banchi del Tribunale. nel 2016 la vicenda era tornata al vaglio del giudice del lavoro Silvia Ferrari. Sul banco non solo il ricorso di Bongiorno, ma anche la richiesta dell'ente di riavere dall'ex direttore una somma che secondo i vertici dell'Iras, gli è stata erogata nonostante non fosse dovuta, ovvero un premio che ricevette quando si trovò a ricoprire contemporaneamente il ruolo di segretario e direttore. In precedenza il funzionario fu licenziato ingiustamente dall'ex presidente Pierantonio Moretto e reintegrato a suon di quattrini dal giudice del lavoro. E come si era immaginato, non avrebbe avuto vita facile nemmeno con il cda di Fabiano Rizzo, che vedeva nel ruolo di vicepresidente lo stesso Moretto. Infatti venne sostituito nuovamente da Luca Avanzi, che già la prima volta prese il posto di Bongiorno a seguito del suo licenziamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci