ECONOMIA
ROVIGO Il percorso per la fusione tra Cna Rovigo e Cna Padova è

Venerdì 22 Giugno 2018
ECONOMIA ROVIGO Il percorso per la fusione tra Cna Rovigo e Cna Padova è
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ROVIGO Il percorso per la fusione tra Cna Rovigo e Cna Padova è avviato e si concretizzerà tra un anno: la riorganizzazione riunirà 220 dipendenti, 25 sedi e settemila soci, che esprimono complessivamente un fatturato di 13 milioni di euro l'anno. Non c'è ancora un nome per il nuovo soggetto pensato per creare sinergie tra i territori, ma esprime già la volontà di mantenere strutture e patrimonio umano delle due associazioni.
AREA VASTA
Il primo obiettivo dichiarato è Rafforzare la funzione di rappresentanza dei soci: «La riorganizzazione in area vasta assicurerà più rappresentatività: se Cna è la realtà che conosciamo com'è oggi - spiega il presidente provinciale di Cna Rovigo David Gazzieri -, è proprio per la sua vicinanza al territorio». Il secondo obiettivo è nelle parole di Mario Borin, segretario regionale della Cna Veneto: «Non ci sarà alcun depauperamento di risorse umane. L'area vasta Rovigo-Padova serve a mettere in sicurezza le strutture, perché porta a ottimizzare i servizi e a liberare, così, risorse economiche da utilizzare nei territori. La sfida è rappresentare al meglio le piccole imprese, tutelando soprattutto i territori meno robusti».
NUOVO MODELLO
L'annuncio della nuova realtà tra Padova e Rovigo, secondo un percorso comune alle associazioni economiche, è stato fatto nella conferenza stampa che Cna ha organizzato ieri all'hotel Cristallo per illustrare il percorso avviato verso il nuovo modello di rappresentanza delle imprese. «È un tema che l'associazione sta affrontando a tutti i livelli - ha detto il direttore di Cna Rovigo Alessandro Monini - per dare continuità allo stretto rapporto con le piccole e medie imprese, che sono il 98 per cento del tessuto economico locale. Nel lavoro i confini territoriali non esistono».
All'incontro è intervenuto anche il presidente di Cna Padova Guerrino Gastaldi, che dallo scorso ottobre è entrato nella presidenza nazionale di Cna, come vicepresidente con deleghe a Infrastrutture, Logistica e Riqualificazione urbana. «A Roma abbiamo iniziato la messa a sistema di strutture e organizzazioni per fare sinergie. La congiuntura negativa dell'economia non è ancora finita e bisogna fare tesoro di quello che abbiamo, superando i campanilismi. L'obiettivo è costruire una nuova Cna con qualche presidente provinciale in meno e con più attività a livello regionale, unendo le forze».
In Cna è già così, ad esempio, nei settori della Formazione, dell'Ambiente e del Credito. «Andiamo verso servizi sempre più veloci e di qualità - ha aggiunto Gazzieri - Il percorso per l'area vasta è iniziato con Padova e l'idea è di dare servizi migliori, riuscendo a mantenere gli equilibri economici, e dando alle imprese risposte più qualificate e pronte per la maggiore competitività». Il direttore rodigino Monini ha quindi ricordato dove Padova e Rovigo sono già vicine: università, tribunale di Rovigo con competenza sulla Bassa Padovana, idrovia, Fondazione Cariparo. In questo tessuto «si punta a integrare le specializzazioni produttive dei rispettivi distretti, in logica 4.0», quindi verso connettività, interazione uomo-macchina e le nuove tecnologie.
Nicola Astolfi
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