«È un imprenditore che ha investito dando vita e sicurezza alla piazza»

Mercoledì 24 Gennaio 2018
«È un imprenditore che ha investito dando vita e sicurezza alla piazza»
COMMERCIANTI
ROVIGO Incredulità e amarezza. Questo il clima che si respira tra i commercianti della vicina piazzetta Annonaria dopo la notizia dell'imminente smantellamento del chiosco di piazza Merlin. Tutti erano a conoscenza dei problemi burocratici che il proprietario della gelateria La fontana aveva dovuto affrontare in passato, nessuno si sarebbe aspettato di dovere assistere all'abbattimento definitivo della storica attività.
SOLIDARIETÀ
«Davvero un duro colpo anche per tutti noi - racconta Nicola Bertazzo, proprietario dell'omonima macelleria in piazzetta Annonaria - mandare via chi ha investito una vita in un'attività, è davvero abbastanza drastico come provvedimento. Non posso che esprimere la mia solidarietà a questo imprenditore che all'epoca ha fatto investimenti importanti per realizzare la struttura».
Poi puntualizza: «Non conosco i particolari della controversia che ha con il Comune, esprimo dunque il mio giudizio come collega e come persona. A questo punto, mettersi attorno a un tavolo per trovare una soluzione è una scelta soprattutto umana».
TROVARE UN'INTESA
Spostare la struttura di qualche metro, realizzandone magari una più piccola, meno impattante per ambiente e centro storico, è la soluzione proposta da diversi commercianti.
Anche i proprietari della pizzeria Al Volto, attività con alle spalle 40 anni di storia, metà dei quali trascorsi accanto al collega Daniele Zago, proprietario del chiosco della discordia, proprio non riescono a immaginare la piazzetta senza la gelateria. «È davvero ingiusto che un imprenditore paghi il caro prezzo di decisioni prese dalle precedenti amministrazioni comunali - spiega Damiano Moschetta, proprietario della pizzeria al taglio - anche se non era prevista alcuna clausola per permettere a questo esercente di continuare la sua attività, sarebbe saggio valutare la situazione usando un po' di buonsenso. Dopo venti anni di lavoro e investimenti importanti non si può cacciare così un esercente che ha creato indotto per la città».
MOVIMENTO
Accanto a lui, la moglie Pinuccia, mentre incarta la pizza per i clienti, lancia uno sguardo malinconico verso la finestra a grate che guarda proprio il retro del chiosco. «È davvero una tristezza pensare che tra qualche mese il chiosco potrebbe non esserci più. D'estate era sempre pieno di gente, bambini e famiglie, un piccolo angolo di pace affacciato ai giardini. Mi dispiace davvero tanto venga smantellato».
ERRORE
Percorrendo i negozi, ma anche i bar della zona, da via Angeli al via Cavour, sotto i portici, quasi impossibile trovare un commerciante d'accordo con la decisione del Comune di rimuovere o abbattere il chiosco.
Anche i locali che si trovano a pochi passi dalla gelateria, chiusa da giorni, si stringono attorno a Zago, collega imprenditore, prima ancora che concorrente. «Chiudere un'attività che funziona è sempre sbagliato - spiega Fabrizio Conforto dellla trattoria Ai trani - il proprietario ha speso del denaro per metterla in piedi, come imprenditore non posso che capire il dramma che deve affrontare ora».
R.Mer.
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