DIOCESI
ROVIGO È venuto a mancare, nella Casa del clero di Rovigo, monsignor Guido Borin, a lungo direttore della Caritas diocesana, nonché più volte parroco.
Nato il 28 dicembre 1929 a Costa, era stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1954. Dopo un breve periodo trascorso come cappellano a Melara, aveva ricoperto vari incarichi diocesani. In particolare aveva lavorato nell'Opera diocesana assistenza, di cui era stato presidente. In tale veste si era occupato dei soggiorni estivi per bambini e ragazzi (le colonie). Aveva diretto anche la casa di spiritualità della Diocesi a Galzignano. Dal 1978 al 2003 è stato direttore della Caritas Diocesana, come detto. Un altro settore dell'apostolato di monsignor Borin è stato quello dei pellegrinaggi: fin che le forze glielo hanno permesso, ha guidato i gruppi di pellegrini in Terra Santa e nei grandi santuari della cristianità. Dal 1981 fino al 2018 è stato parroco della piccola comunità di Bressane, dove domenica sera, secondo il suo desiderio, la salma sosterà per una veglia di preghiera prima delle esequie, presiedute dal vescovo Pavanello, che si terranno lunedì alle 10 nella chiesa di Castelguglielmo. La salma verrà poi tumulata nel cimitero locale.
Intanto ieri la diocesi, dopo quasi una settimana di blackout a causa del ciclone Idai, don Giuseppe Mazzocco, missionario a Beira in Mozambico, ha potuto dare notizie di sé. Nel primo pomeriggio si è messo in contatto con il fratello Giuliano e con il vescovo. Ha raccontato che la città è distrutta al 90 per cento, «la gente è alla fame, ma ha una resistenza incredibile». Chi volesse aiutare la popolazione, può farlo tramite la diocesi di Adria-Rovigo con un versamento con causale Missione Mozambico, codice Iban IT14Z089861220001200120155.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO È venuto a mancare, nella Casa del clero di Rovigo, monsignor Guido Borin, a lungo direttore della Caritas diocesana, nonché più volte parroco.
Nato il 28 dicembre 1929 a Costa, era stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1954. Dopo un breve periodo trascorso come cappellano a Melara, aveva ricoperto vari incarichi diocesani. In particolare aveva lavorato nell'Opera diocesana assistenza, di cui era stato presidente. In tale veste si era occupato dei soggiorni estivi per bambini e ragazzi (le colonie). Aveva diretto anche la casa di spiritualità della Diocesi a Galzignano. Dal 1978 al 2003 è stato direttore della Caritas Diocesana, come detto. Un altro settore dell'apostolato di monsignor Borin è stato quello dei pellegrinaggi: fin che le forze glielo hanno permesso, ha guidato i gruppi di pellegrini in Terra Santa e nei grandi santuari della cristianità. Dal 1981 fino al 2018 è stato parroco della piccola comunità di Bressane, dove domenica sera, secondo il suo desiderio, la salma sosterà per una veglia di preghiera prima delle esequie, presiedute dal vescovo Pavanello, che si terranno lunedì alle 10 nella chiesa di Castelguglielmo. La salma verrà poi tumulata nel cimitero locale.
Intanto ieri la diocesi, dopo quasi una settimana di blackout a causa del ciclone Idai, don Giuseppe Mazzocco, missionario a Beira in Mozambico, ha potuto dare notizie di sé. Nel primo pomeriggio si è messo in contatto con il fratello Giuliano e con il vescovo. Ha raccontato che la città è distrutta al 90 per cento, «la gente è alla fame, ma ha una resistenza incredibile». Chi volesse aiutare la popolazione, può farlo tramite la diocesi di Adria-Rovigo con un versamento con causale Missione Mozambico, codice Iban IT14Z089861220001200120155.
