È durata tre settimane la fuga di Denis Ferrantin, che a fine marzo aveva aggredito

Venerdì 21 Aprile 2017
È durata tre settimane la fuga di Denis Ferrantin, che a fine marzo aveva aggredito e rapinato un pizzaiolo a Este assieme al fratello Thomas: il trentunenne atestino è stato arrestato l'altro ieri dai carabinieri della Compagnia di Este mentre attraversava in macchina il ponte sull'Adige, nei pressi di Boara Pisani. La presenza di Ferrantin in centro a Rovigo era stata segnalata alle forze dell'ordine da qualche giorno e i militari avevano dato il via a una serie di controlli in zona, certi di poterlo intercettare. Infatti, nella mattinata di mercoledì, la vettura nella quale viaggiava il giovane ricercato è stata vista mentre si avvicinava al ponte sul fiume che rappresenta il confine fra Bassa Padovana e Polesine. I carabinieri della stazione di Boara Pisani, che hanno eseguito le ricerche assieme ai colleghi del nucleo operativo e radiomobile della medesima Compagnia, hanno intimato l'alt al veicolo, condotto dal padre del trentunenne, e tratto in arresto Denis. Dopo le formalità di rito l'arrestato è stato condotto nel carcere rodigino, dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria.
La caccia all'uomo era iniziata quando il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rovigo, Pietro Mondaini ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Ferrantin, ipotizzando il reato di rapina. Il provvedimento, che coinvolgeva anche il fratello Thomas, era stato richiesto dal pm rodigino Monica Bombana, sulla scorta dei risultati delle indagini dei carabinieri atestini. Thomas era stato arrestato il 14 aprile mentre camminava sul ciglio di una strada a Ospedaletto Euganeo, invece Denis si era reso irreperibile. I due si erano resi responsabili di un'aggressione ai danni di un quarantenne di Este avvenuta il 30 marzo in un bar lungo la Padana Inferiore. I fratelli avevano saputo che l'uomo li aveva denunciati per un atto vandalico e lo avevano cercato nel quartiere, trovandolo al bancone dell'Isola Caffè, in via Atheste. Senza perdere tempo, i Ferrantin lo avevano riempito di botte, infilandogli anche le dita negli occhi. Poi erano scappati con gli occhiali e il telefono del malcapitato. Questi era finito in ospedale, rimediando una prognosi di due settimane a causa di contusioni multiple e un'emorragia sottocongiuntivale.
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