Due atlete denunciano Brancalion

Domenica 31 Gennaio 2016
Due atlete denunciano Brancalion
«Il presidente della Rhodigium Boxe per mano del sottoscritto avvocato ha presentato nei giorni scorsi un'istanza al questore di Rovigo perché ben due atlete della Rhodigium Boxe hanno querelato per stalking Brancalion, un'atleta lo ha diffidato per essere stata più volte pedinata, ed è stato altresì querelato per appropriazione indebita dalla Rhodigium Boxe».
Fra diretti e diritto, continuano a volare colpi più o meno bassi fra Antonio Brancalion e la sua ex società. È l'avvocato Federico Donegatti a mettere nero su bianco l'ultimo affondo nei confronti dell'ex campione italiano ed europeo dei mediomassimi, ultimamente salito alla ribalta per un caso che con la nobile arte hanno poco a che fare: il noto episodio avvenuto lo scorso aprile davanti al bar "El Coghetto", in Corso del Popolo con un ragazzo gay che si è preso una bicchierata in faccia. In seguito a quel fatto, la Rhodigium Boxe lo ha prima sospeso, poi radiato. Dal canto suo Brancalion si è difeso a più riprese spiegando che il fatto andava ridimensionato rispetto all'eco mediatico che aveva avuto, bollato come aggressione omofobica: si era trattato di un incidente perché era inciampato e il bicchiere era inavvertitamente finito addosso al ragazzo, della cui inclinazione sessuale nulla sapeva. A supporto della sua ricostruzione, il fatto che la vittima non avesse sporto denuncia. Donegatti però contrattacca: «Allo stato esiste tanto di refertazione medica ed è pendente in Tribunale a Rovigo un procedimento penale procedibile d'ufficio per lesioni aggravate, affidato al pm Suriano, a carico di Brancalion. La circostanza che non sia stata presentata querela non può certo scagionarlo: pare infatti che il ragazzo non voglia clamore mediatico e non voglia che i propri genitori vengano a conoscenza della propria inclinazione sessuale».
Il motivo del nuovo uno-due fra Brancalion e il legale della Rhodigium Boxe scaturisce da un'altra vicenda: dopo la sua radiazione, infatti, il pugile ha segnalato alla Federazione pugilistica (Fpi), con tanto di foto, che nella sua ex palestra si allenavano fra loro tesserati Fpi insieme ad altri iscritti all'Aics. Il colpo è andato a segno: il tribunale federale ha comminato alla società una multa e squalificato per 85 giorni il tecnico Daniele Zappaterra, olimpionico a Montreal '76, l'allenatore Marwen Trabeisi e il presidente Mauro Cappello. Brancalion nel frattempo ha ripreso ad allenare in una palestra della parrocchia di Sant'Antonio. Ma secondo Donegatti «l'Accademia del Pugilato di Antonio Brancalion non è iscritta al Coni né alla Fpi, mentre la Rhodigium Boxe ha ben due iscrizioni al Coni. Chi non è iscritto Coni non può appartenere alla federazioni sportive nazionali e Antonio Brancalion non è iscritto alla Fpi e non è parimenti iscritto come aspirante tecnico».
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