Consvipo, ennesima fumata nera Prossima chiamata a settembre

Martedì 14 Agosto 2018
L'ASSEMBLEA
ROVIGO Il Consivpo non cesserà di esistere. È quello che hanno deciso i 41 soci dell'ente, presenti ieri nella sala conferenze, in occasione dell'assemblea convocata dal presidente Francesco Siviero (nella foto), sindaco di Taglio di Po. Si dovevano nominare il nuovo presidente del Consorzio e il relativo cda, ma è stato impossibile, dato che non sono arrivati nominativi per poter sanare una situazione che si protrae dal 28 dicembre scorso, quando Angelo Zanellato si era dimesso e che è peggiorata con le dimissioni di tutto il Cda, avvenute il 17 luglio. Assenti i Comuni di Badia, Gavello, Pontecchio, Rovigo, Salara, Villanova del Ghebbo più Provincia e Camera di Commercio. Rappresentate il 37,39% delle quote, grazie anche a otto deleghe, che di fatto hanno consentito di avere i numeri per poter iniziare l'assemblea. Il consulente finanziario Paolo Polato ha spiegato nel dettaglio il bilancio consuntivo 2017.
«Anche se da allora un po' di cose sono cambiate - ha sottolineato Polato - Va segnalata una perdita di 35.188 euro, frutto di un riscontro negativo tra costi e ricavi. Il 17 agosto cesserà il rapporto di collaborazione del revisore dei conti Ghirardini, bisognerà nominarne un altro. Sono stati erogati tutti i Tfr ai dipendenti». Ne è seguito un lungo dibattito, con il sindaco di Polesella, Leonardo Raito che ha invitato i colleghi ad assumersi delle responsabilità, verso un ente che anche se messo in liquidazione vivrà ancora. Ve lo posso dire con certezza visto che sto seguendo una situazione analoga con l'unione dei quattro Comuni dell'Eridano - ha evidenziato Raito - E' un processo lungo e molto provante. Dobbiamo nominare il presidente e il Cda, che traghettino il Consorzio fino al 2019 e capire che cosa vogliamo fare del Consivpo».
Sono state espresse tutte le perplessità e anche le certezze da parte degli amministratori di Fratta, Arquà, Crespino, Trecenta, Adria, Pettorazza, San Martino, Canaro, Fiesso, Porto Tolle, Castelmassa, Calto, Ceneselli. «Va rivisto lo statuto, perchè è più facile modificare la Costituzione che uscire dal Consorzio». Approvando la tabella dei contributi dei Comuni, sono stati garantiti quasi 625mila euro. Il 31 ottobre ci sarà l'udienza relativa all'arbitrato con la Provincia. Entro il 3 settembre sarà convocata la prossima assemblea, che dovrà obbligatoriamente nominare il nuovo Cda. Non si è proceduto all'approvazione del bilancio di previsione.
M.Sca.
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