Consvipo, c'è l'ok per il rilancio Ma il vero nodo resta Zanellato

Sabato 16 Dicembre 2017
IL CASO
ROVIGO Il Consvipo è un ente da dismettere. Anzi no, è utile: lo allarghiamo ad altri Comuni e lo riformiamo, ma il presidente Angelo Zanellato se ne deve andare. Dopo avere descritto per mesi e mesi il Consorzio di Sviluppo del Polesine come di un morto che cammina, da qualche giorno gli stessi che prima ne volevano lo scioglimento hanno cambiato opinione. Il problema, però, pare sia sempre il presidente Zanellato. Nelle segrete stanze dell'Ato Polesine ieri pomeriggio si è tenuta una riunione a porte chiuse tra il presidente della Provincia Marco Trombini, il sindaco di Lendinara Luigi Viaro a rappresentare i colleghi del centrodestra, il sindaco di Costa Antonio Bombonato per i primi cittadini dell'area di centrosinistra e il sindaco di Polesella Leonardo Raito.
PROPOSTE DI RILANCIO
Discussione tutta incentrata sul Consvipo, con le varie proposte che in questi giorni si fanno sempre più concrete: l'allargamento del territorio di competenza in un'ottica di area vasta e con nuovi soci, oltre all'avvio di una profonda riforma dell'ente per ampliarne le competenze. Improvvisamente pare che il responsabile di tutti i problemi di Consvipo sia Zanellato, l'agnello dal cui sacrificio il Consorzio potrà rinascere. Proprio su questo le due fazioni politiche stanno lottando sull'effettiva utilità di cambiare la presidenza per iniziare in maniera concreta il confronto. Dalla riunione a quattro di ieri, non è emerso nulla di significativo. Ci si è congedati fissando il prossimo appuntamento entro la fine dell'anno.
RIFORMA NECESSARIA
Sulla questione interviene il deputato democratico Diego Crivellari, che spinge per la riforma ma senza voler perdere tempo in ulteriori rallentamenti, ritenendo non centrale il ruolo di Zanellato. «Non mi sembra giusto mettere in discussione le persone spiega Crivellari Questo lo dico aldilà degli schieramenti, perché credo che prima di tutto debba essere raggiunta, tra tutti gli enti coinvolti, una condivisione sul percorso da intraprendere per poter trasformare l'ente: bisogna darsi dei tempi certi per poter rivedere tutto. Il toto presidente in questa fase è secondario rispetto al confronto che deve essere fatto e personalmente credo si debba dare atto di come Zanellato si sia speso per questo ente in questi anni». Crivellari, inoltre, ritiene importante procedere nella direzione di accogliere nuovi soci, nuove Amministrazioni oltre i confini polesani: «Secondo me l'area vasta è uno dei motivi per cui bisogna dare un futuro a questo ente, rivedendone i confini e la partecipazione, ma anche alcuni meccanismi dello statuto attuale».
Alberto Lucchin
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