COMUNE
ROVIGO Da Palazzo Nodari ancora nessuna decisione ufficiale sulla vicenda

Mercoledì 16 Gennaio 2019
COMUNE ROVIGO Da Palazzo Nodari ancora nessuna decisione ufficiale sulla vicenda
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ROVIGO Da Palazzo Nodari ancora nessuna decisione ufficiale sulla vicenda legata al rinvio a giudizio del comandante della Polizia locale Giovanni Tesoro, accusato delle ipotesi di reato di peculato, peculato d'uso e false attestazioni. Dal punto di vista delle misure cautelari, invece, è stato lo stesso giudice per le udienze preliminari di Rovigo Silvia Varotto a respingere la richiesta di sospensione presentata dal procuratore capo Carmelo Ruberto, non ritenendo sussistenti le esigenze cautelari.
DECISIONE IN STALLO
Sul piano amministrativo la questione si presta ad altre e ulteriori valutazioni. Il sindaco Massimo Bergamin, alla domanda su un eventuale trasferimento o revoca dall'incarico del dirigente, si è trincerato dietro un «appena si avranno le carte in mano, si valuterà». Stessa risposta nei giorni successivi. Il rinvio a giudizio non comporta alcun obbligo di spostamenti all'interno della pianta organica, ha più volte sottolineato l'avvocato Marco Petternella, difensore di Tesoro, che ha spiegato come eventualmente possa esserci una raccomandazione in tal senso da parte dell'Autorità nazionale anticorruzione, quella guidata dal magistrato Raffaele Cantone, a valutare il caso, fra l'altro già al momento in cui un dirigente risulti indagato, ma che analogamente la stessa Authority preveda una turnazione ordinaria dei dirigenti che non è mai stata effettuata.
POSSIBILI CONSEGUENZE
La vicenda dell'inchiesta sul comandante Tesoro, in ogni caso, offre il fianco a eventuali strumentalizzazioni politiche. Certo è che proprio nel momento in cui sta arrivando a compimento il progetto di dotare la Polizia locale delle pistole d'ordinanza, lo spostamento del comandante Tesoro che lo ha curato e seguito passo-passo di concerto con il sindaco, potrebbe inceppare qualche meccanismo. E a chi ha fatto malignamente notare che nelle foto della seconda auto ibrida in dotazione alla Polizia locale rodigina fosse presente il sindaco, ma non il comandante Tesoro, la risposta sembra aver dissipato ogni dubbio: «Perché era lui che scattava le foto». Peraltro alla presentazione in piazza della prima Toyota Auris ibrida, davanti al municipio, Tesoro c'era e con il sindaco si è seduto nella vettura.
IN TRIBUNALE
Il processo, che si aprirà il 21 febbraio, verterà sull'uso del telefono di servizio perché Tesoro non aveva rimosso il codice di sblocco con l'impronta digitale gli è valsa l'accusa di peculato, sull'utilizzo della Fiat Punto di servizio per spostamenti che secondo l'accusa non sarebbero stati effettuati per esigenze di servizio e per timbrature irregolari del cartellino anche se, come dirigente, Tesoro «non era tenuto a rispettare orari predeterminati», come ha sottolineato anche la Cassazione.
«Sono più che sereno con la mia coscienza. Non ho mai fatto un giorno di malattia nemmeno quando mi sono infortunato a una gamba in servizio e anzi, in due anni ho lavorato almeno 66 giorni, fra sabati, domeniche e festività, che non mi vengono retribuiti», è stato il commento dello stesso Tesoro dopo il rinvio a giudizio.
Francesco Campi
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