Comitato anti fusione Ceregnano-Villadose

Sabato 16 Dicembre 2017
CEREGNANO
Ceregnano Futura è pronta a costituire il comitato per il no alla fusione con Villadose, insieme al Pd e chi vorrà impegnarsi. Ad annunciarlo sono i consiglieri di minoranza Filippo Silvestri e Andrea Baldo. «Ci chiediamo dove siano finiti Gavello e San Martino di Venezze, oggetto del primo progetto - commenta Baldo, che è anche coordinatore del Pd locale - un po' come i soldi pubblici che dal 2011 queste amministrazioni Dall'Ara stanno gettando alle ortiche con studi di fattibilità di discutibile qualità, mai perseguiti».
DUBBI
I due sono scettici sui benefici «L'unico disegno che vediamo in questa fusione - continua Silvestri - è solo una Ceregnano ancora più marginale, periferia di Villadose, con potenziale perdita di servizi per la comunità e possibili scompensi economici amministrativi. Siamo favorevoli alle fusioni, a costruire economie di scala positive, ma una fusione fatta così è rischiosa e abbiamo chiesto in tutte le sedi di fermarci, riflettere, coinvolgere esperti, non certo un'azienda che vende software».
Per portare avanti la fattibilità della fusione è stata costituita una commissione formata da consiglieri comunali di entrambi i comuni, oltre che dai sindaci. La prima riunione sarà convocata dopo Natale. «Avremmo voluto dire tutto questo nella commissione - chiude Baldo - come partecipanti senza diritto di voto come da impegno del sindaco, ma si fa di tutto per escludere le voci non allineate. Crediamo che sia grave non poter contare su Gavello in quanto avrebbe potuto permettere di superare i 10.000 abitanti». «È una fusione figlia di calcoli elettoralistici o di rapporti amicali tra i primi cittadini. Sarebbe opportuno tornare a discutere dell'allargamento di Rovigo».
Mirian Pozzato
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