(G.Fra.) Cambio di rotta a 90 gradi sulla casa di riposo da parte del gruppo consiliare della Lega Nord. Il capogruppo Monica Manfrin e il presidente del consiglio comunale Davide Fusaro, in accordo con l'assessore Giuseppe Marzolla e in sinergia con il segretario di sezione Giovanni Battista Zennaro, tornano a chiedere la testa del presidente del Csa Sandra Passadore e dell'intero consiglio di amministrazione dell'ente di riviera Sant'Andrea. E dire che i primi due, solo alcune settimane fa, alla prova dei fatti, in sede consiliare, al momento di votare una mozione di sfiducia nei confronti di Passadore e dell'intero cda, il documento era stato presentato dal consigliere di Indipendenza Noi Veneto Luca Azzano Cantarutti, si erano astenuti con grande sorpresa di tutti. ora questo nuovo colpo di scena. «Considerato il protrarsi delle agitazioni sindacali - si legge nella nota del Carroccio -si ribadisce il sostegno ai lavoratori, agli ospiti ed al comitato dei familiari e si conferma la sfiducia politica all'intero consiglio di amministrazione ed al presidente Passadore». Dopo aver sottolineato che è inaccettabile sanare il bilancio del Csa a discapito dei diritti e dei salari dei dipendenti, la Lega Nord adriese chiede le immediate dimissioni dell'intero consiglio «al fine di ristabilire i regolari rapporti tra il nuovo direttore segretario ed i lavoratori nel rispetto dei diritti e nell'ottica di mantenere inalterati gli standard dei servizi».
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