LA RICHIESTA
ROVIGO Prosegue la campagna social degli infermieri per il riconoscimento delle competenze avanzate. Le adesioni crescono di minuto in minuto anche negli ospedali polesani.
Si chiama Noi siamo pronti ed è l'iniziativa promossa sui social media, Twitter e Facebook, dagli infermieri che chiedono il riconoscimento nel proprio campo professionale delle competenze specialistiche avanzate. Attribuzioni che rappresentano lo sviluppo di una professione evolutasi in questi decenni recenti e che, nei fatti, sono già applicate in molte realtà del territorio nazionale. Livelli diversi di competenze che l'infermiere acquisisce attraverso specifici percorsi formativi in corsi e master nelle università italiane.
Il movimento è nato quasi per caso due anni fa a Bologna, prendendo spunto da alcuni fatti avvenuti nel capoluogo felsineo. Lanciato in rete è cresciuto lentamente nei mesi passati ed è letteralmente esploso in questi giorni trovando ampia cassa di risonanza sui social. Foto e adesioni si vanno aggiungendo sulla pagina Facebook del movimento provenienti da tutti gli ospedali della Penisola e anche dall'estero, Inghilterra e Svizzera, dove sono molti i professionisti impiegati nei sistemi sanitari di quei paesi.
ADESIONI IN MASSA
Sfiorano le 60 mila le attuali adesioni che, con la progressione geometrica caratteristica dei fenomeni social, crescono continuamente di ora in ora. I post rispondono a Noi siamo pronti la mobilitazione lanciata online e stanno mietendo adesioni anche tra gli oltre 1.600 iscritti al Collegio Ipasvi della provincia di Rovigo. Obiettivo la raccolta di firme su appositi moduli per un'imponente petizione da inviare all'Aran, l'Agenzia governativa che si sta occupando della contrattazione per il rinnovo del contratto di lavoro, volta al riconoscimento formale, funzionale ed economico delle competenze avanzate e specialistiche. Competenze che devono trovare riscontro nel prossimo contratto di lavoro, oltre che il riconoscimento giuridico e formale che il mondo infermieristico va inseguendo da anni a coronamento del percorso di crescita instaurato dalla professione.
Moreno Tenani
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Prosegue la campagna social degli infermieri per il riconoscimento delle competenze avanzate. Le adesioni crescono di minuto in minuto anche negli ospedali polesani.
Si chiama Noi siamo pronti ed è l'iniziativa promossa sui social media, Twitter e Facebook, dagli infermieri che chiedono il riconoscimento nel proprio campo professionale delle competenze specialistiche avanzate. Attribuzioni che rappresentano lo sviluppo di una professione evolutasi in questi decenni recenti e che, nei fatti, sono già applicate in molte realtà del territorio nazionale. Livelli diversi di competenze che l'infermiere acquisisce attraverso specifici percorsi formativi in corsi e master nelle università italiane.
Il movimento è nato quasi per caso due anni fa a Bologna, prendendo spunto da alcuni fatti avvenuti nel capoluogo felsineo. Lanciato in rete è cresciuto lentamente nei mesi passati ed è letteralmente esploso in questi giorni trovando ampia cassa di risonanza sui social. Foto e adesioni si vanno aggiungendo sulla pagina Facebook del movimento provenienti da tutti gli ospedali della Penisola e anche dall'estero, Inghilterra e Svizzera, dove sono molti i professionisti impiegati nei sistemi sanitari di quei paesi.
ADESIONI IN MASSA
Sfiorano le 60 mila le attuali adesioni che, con la progressione geometrica caratteristica dei fenomeni social, crescono continuamente di ora in ora. I post rispondono a Noi siamo pronti la mobilitazione lanciata online e stanno mietendo adesioni anche tra gli oltre 1.600 iscritti al Collegio Ipasvi della provincia di Rovigo. Obiettivo la raccolta di firme su appositi moduli per un'imponente petizione da inviare all'Aran, l'Agenzia governativa che si sta occupando della contrattazione per il rinnovo del contratto di lavoro, volta al riconoscimento formale, funzionale ed economico delle competenze avanzate e specialistiche. Competenze che devono trovare riscontro nel prossimo contratto di lavoro, oltre che il riconoscimento giuridico e formale che il mondo infermieristico va inseguendo da anni a coronamento del percorso di crescita instaurato dalla professione.
Moreno Tenani
