Cambio Falconi-Raule all'orizzonte

Giovedì 17 Gennaio 2019
PALAZZO NODARI
ROVIGO Alla fine, più che un maxi rimpasto, potrebbe diventare una ritoccatina alla giunta. La bufera che pareva annunciarsi per il sindaco Massimo Bergamin, cui la Lega pone la richiesta di una svolta nella gestione della città nell'ultimo vero anno amministrativo poiché nella primavera 2020 si voterà, pare assumere connotati intensi, ma pur sempre seri.
In sostanza, il gruppo consiliare del Carroccio punterebbe a far entrare in giunta il solo Stefano Raule, ma la questione da risolvere è sul chi sacrificare.
Partendo dall'inizio, la situazione in casa leghista è iniziata a cambiare dopo una serie di valutazioni fatte nel Carroccio a livelli più alti, anche regionali, sul capoluogo, con un giudizio che non sarebbe positivo su quanto fatto, o non fatto, in tre anni e mezzo.
NUOVI VERTICI
È arrivata, così, la nomina di Fabio Benetti, consigliere comunale che ha avuto anche posizioni critiche verso il sindaco, a commissario del partito in città, dopo le dimissioni proprio di Raule. Un'investitura che fa capire che i rapporti tra sindaco e partito non sono semplici. Il gruppo consiliare, che in passato aveva difeso sempre il primo cittadino, pur subendo qualche defezione, ultimamente si sta spostando sulle posizioni di Benetti stesso, con una insoddisfazione che tocca sia il citato aspetto amministrativo, sia il fatto che il gruppo stesso non abbia avuto incarichi, con le poltrone che Bergamin ha assegnato a scelta sua in giunta e nelle società partecipate come Asm, Ecoambiente e via dicendo.
IPOTESI CAMBIATE
Proprio per questo si era ipotizzata una richiesta più ampia di cambi di assessori, ma sembra che il campo si stia restringendo, anche perché il tempo davanti è poco per fare azioni sulla città che abbiano un grande impatto. Casomai si tratterebbe di cogliere due aspetti: il primo è dare un ruolo al gruppo consiliare inserendo Raule, il secondo è far sì che Benetti colga un risultato che ne certifichi il compito ricevuto.
Il punto è arrivarci. La soluzione più semplice è quella di un avvicendamento interno e in tal caso l'idea che si sta valutando è di far entrare Raule al posto di Stefano Falconi, offrendogli un altro posto, magari nella sua Rosolina che andrà al voto nel 2020. Ci sarebbe, comunque, un rimescolamento di alcune deleghe con l'ingresso di Raule.
Altre soluzioni sono più complicate. Si sa che c'è una insofferenza del Carroccio verso l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Saccardin, ma una sua sostituzione porterebbe l'uscita dalla maggioranza dei due consiglieri di Presenza cristiana non facile da compensare, perché Alberto Borella non ne vuole sapere di tornare in maggioranza, così come non è facile recuperare Matteo Zanotto fuoriuscito dalla Lega.
ALTRE OPZIONI
È anche vero che altri assessori sarebbero papabili per un cambio, da Alessandra Sguotti a Federica Moretti, ma la norma sulle quote rose le protegge, così come Luigi Paulon era tra le poltrone in bilico, ma come per Saccardin, si rischia di perdere dei consiglieri. Ecco perché l'avvicendamento Falconi-Raule sarebbe il più semplice per tenere in piedi l'amministrazione. E a riprova dell'asse che si sta creando in maggioranza, c'è il comunicato congiunto di ieri di Lega, Obiettivo Rovigo e Forza Italia sul voler fare una commissione, ma non d'inchiesta, sul caso Accademia-Cibotto, dove le parti coinvolte sono sindaco e Sguotti.
Luca Gigli
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