Brusco: «Febbre del Nilo, Ulss poca attenta alla prevenzione»

Venerdì 28 Luglio 2017
Brusco: «Febbre del Nilo, Ulss poca attenta alla prevenzione»
(F.Cam.) Come ogni anno, anche quest'estate la Febbre del Nilo è tornata a riaffacciarsi in Polesine, con un cavallo contagiato a Rosolina ed un gruppo di zanzare trovate positive a Porto Viro. L'ex assessore provinciale alla Sanità Guglielmo Brusco sottolinea come «la Provincia di Rovigo, sostanzialmente ora assente come istituzione su questo tema, almeno dal 2008 e fino al 2013 è ripetutamente intervenuta a difesa della salute della gente. Tali interventi erano indirizzati a chiedere il massimo impegno dello Stato e della Regione, a sostegno dei Comuni e delle Ulss. Da rimarcare è poi il comportamento della Giunta regionale del Veneto, che troppo spesso ha lasciato il cerino acceso nelle mani dei Comuni, che magari si sono sobbarcati spese che a mio giudizio dovevano, per il carattere sanitario contingente, derivante dalla presenza del Virus West Nile in tante zanzare (trasferibile ad animali e esseri umani), essere sostenute con risorse del bilancio regionale della sanità. La soluzione dei problemi sanitari dovrebbe essere a carico della Regione. Qui non siamo in presenza solo di disturbo della qualità della vita: per questo virus qualcuno ha perso la vita. Bisogna ritornare anche alla passione espressa ad esempio nel 2009 dagli allora presidenti dei sindaci delle due Ulss polesane, Marina Bovolenta e Oscar Tosini, che resero possibili alcuni importanti interventi di contrasto al West Nile».
Brusco non risparmia anche una stoccata al direttore generale dell'Ulss Polesana Antonio Compostella : «Sarebbe interessante sapere se, dopo essersi impegnato a pubblicizzare un referendum regionale voluto in particolare dalla Lega Nord, ha la cortesia di dirci se ritiene all'altezza della possibile grave situazione, il comportamento della Regione Veneto sul tema West Nile. Da anni ho chiesto, come dicono esperti del settore, di far effettuare una generale e preventiva disinfestazione autunnale (quando le zanzare depositano le uova) e primaverile (quando le uova di zanzara di schiudono), da effettuare in tutti i comuni della nostra provincia. La Regione, tramite l'Ulss 5, ha organizzato un piano per rendere possibile tutto ciò? E l'Ulss 5 ha in suo possesso materiali per il contrasto al proliferare delle zanzare sufficienti a rendere più sicura la salute dei polesani?».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci