«Bergamin, nessuna promessa mantenuta»

Giovedì 21 Giugno 2018
«Bergamin, nessuna promessa mantenuta»
PALAZZO NODARI
ROVIGO È un ritratto feroce quello fatto dal Gruppo Bachelet sui tre anni di governo cittadino di Massimo Bergamin. Con un'analisi approfondita, punto per punto, del programma politico presentato all'insediamento del primo cittadino, l'associazione politica mette alla luce promesse non mantenute e ritardi, dall'urbanistica all'ambiente, dal commercio al decoro urbano. Quello espresso da Andrea Borgato e Giorgia Businaro, entrambi consigli comunali dell'opposizione, e il presidente Francesco Milan, è un giudizio molto duro sull'operato di Bergamin, che va nello specifico della politica sinora attuata.
CONTROLLO
«Abbiamo voluto fare un'analisi e una verifica basata sulle linee programmatiche 2015-2020. Una verifica che la stessa amministrazione non ritiene, probabilmente, di dover fare, perché cosciente di essere stata sinora inconsistente. Ci rendiamo conto, e ce ne dispiace, che questa triste e impietosa disamina appaia come una lettura forzatamente di parte. Purtroppo è la cruda realtà. Questa relazione è una ferita perché significa che sono i cittadini, la città, a pagarne il conto e non bastano i consensi raccolti alle elezioni a cambiare la situazione» spiega Borgato, nella doppia veste di presidente del Bachelet e di consigliere.
LE ACCUSE
L'associazione politica ha preso le parole scritte dal sindaco in quel programma e ne ha commentato, a tre anni di distanza, cosa si è tradotto in termini reali. Sin dalla premessa di quel documento programmatico, in cui Bergamin parlava di amministrazione basata sul dialogo e il confronto, Borgato risponde che «in questi tre anni si è assistito a una totale chiusura. Nessun intervento è stato fatto per incentivare la democrazia partecipativa e l'intervento diretto dei cittadini alla vita politica». Dopodiché, uno a uno, vengono affrontati tutti i temi cittadini indicati all'epoca da Bergamin. Sulla sicurezza il primo cittadino promise di intensificare i controlli, dotare i vigili di armi da fuoco e istituire il terzo turno. La risposta dell'associazione è che «dopo tre anni è stato fatto nulla: il regolamento (vecchio di oltre 30 anni) è al palo, i turni di servizio sono risicati, il personale opera in una sede ai limiti della decenza, senza considerare il clima lavorativo generale con il comandante che ha qualche problema personale ancora da risolvere».
DEGRADO
Sul decoro cittadino, Borgato spiega che «allo stato attuale, proviamo un po' di vergogna per le condizioni in cui versano le nostre strade non solo per le buche, le piazze, le piste ciclabili, i luoghi storici del centro. Tutto appare abbandonato, con segnali stradali divelti, cordoli stradali spostati, erba alta, segnaletica orizzontale trascurata se non assente».
Ad affrontare l'argomento dell'urbanistica è Businaro che mai ha avuto parole dolci nei confronti dell'assessore Federica Moretti. Il sindaco Bergamin all'epoca disse che con il Piano degli interventi si sarebbe puntato alla riqualificazione della caserma Silvestri e su piazzale Di Vittorio. «Il Piano si è rilevato solo una chiacchiera - spiega Businaro - sulla caserma è calato un silenzio disarmante, invece piazzale Di Vittorio è sulla bocca di tutti, è stato promesso a destra e sinistra, quando in realtà è ancora tutto lì, nessuno capisce la strategia di fondo su questo luogo».
STRADE
Sulla viabilità, l'accusa si è rivolta verso l'assessore Luigi Paulon, reo di non avere ancora varato un piano della mobilità vecchio ormai di due anni. Nello specifico, i due consiglieri comunali spiegano che promesse fatte da Bergamin come il nodo della viabilità a Rovigo Sud, all'altezza dei centri commerciali Fattoria e 13, la pista ciclabile del polo natatorio, il passante nord, la bretella Gentili, la riqualificazione del ponte sull'Adige di Boara, lo spostamento della stazione delle corriere e la creazione di percorsi ciclopedonalin sono finora rimaste solo sulla carta. Per le frazioni si era parlato della ricostituzione delle consulte, per migliorare il rapporto tra periferia e amministrazione, ma si è visto nulla. Per il commercio, l'associazione e i due consiglieri ritengono che «a distanza di tre anni, la situazione del commercio rodigino sia addirittura peggiorata».
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci