Bergamin: «Duò guiderà la trasformazione societaria»

Mercoledì 20 Giugno 2018
GLI SCENARI
ROVIGO Alessandro Duò non sarà più l'amministratore unico di Asm spa. Tuttavia, il passaggio alla nuova governance con un consiglio di amministrazione composto da tre membri non è un passaggio che viene imposto, ma che lui stesso ha caldeggiato. E se anche ha avuto in qualche momento l'idea di mollare tutto, è il sindaco del Comune Massimo Bergamin, ovvero chi rappresenta il socio unico della multiutility, a rimetterlo in sella: «Sarà Duò, che gode della mia fiducia, a scegliere insieme a me le persone che lo dovranno affiancare per continuare lungo la linea di rilancio già intrapresa con ottimi risultati: non ci saranno spartizioni da manuale Cencelli, ma scelte di tipo imprenditoriale».
IL VERTICE RESTA
Il primo cittadino rimarca quindi che non ha intenzione di modificare il timoniere di Asm. «Non ci sono state dimissioni, ma la decisione, già preannunciata in consiglio comunale, di procedere con il nuovo assetto societario per una migliore operatività. Duò rimarrà al vertice di Asm: non ci sarà alcun commissariamento, ma un passaggio condiviso».
A proposito di nomi, quelli circolati con insistenza erano quelli di Claudio Paron, già presidente di Asm, e di Giorgio Marassi, ex vicepresidente del Cur. «È bene che chi fa parte della maggioranza capisca che quando si condivide un programma, si va avanti su quello e non si cerca continuamente di chiedere qualcosa in più - taglia corto Bergamin - e anche su operazioni complesse, come la riqualificazione di piazzale di Vittorio, la linea non è mutata: la voglio fare e la faremo».
PALAZZO NODARI
Intanto pure l'assetto del Comune subirà qualche modifica a livello di dirigenti. L'architetto Giampaolo Ferlin, in pensione dal primo luglio, sarà sostituito alla guida del settore Urbanistica dall'ingegner Christian Scalabrin, che arriva grazie alla mobilità dal Comune di Portogruaro. «Ci sono tutti i passaggi burocratici da completare - spiega il sindaco - ma sarà lui a sostituire Ferlin, al quale va il ringraziamento per quello che ha fatto per il Comune di Rovigo».
C'è poi il nodo Tesoro: il comandante della polizia locale, accusato di peculato, truffa e falso per l'uso della macchina e del cellulare di servizio, dalla Procura che ha ne chiesto il rinvio a giudizio, dopo una verifica normativa non risulterebbe più idoneo a ricoprire il ruolo: «Da parte mia c'è sempre la massima fiducia - rimarca Bergamin - ci sentiamo un giorno sì e uno no e al momento è pienamente operativo, ma il suo spostamento risulta essere un passaggio obbligato e quindi provvederemo non appena tornerà dalle ferie la segretaria comunale, a luglio. Si tratterà di uno spostamento interno, c'è nulla di nero su bianco per ora».
F.Cam.
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