Bellelli, due mesi per evitare il fallimento

Martedì 26 Settembre 2017
LA CRISI
ROVIGO Sono cinque le procedure prefallimentari, presentate al giudice del tribunale fallimentare Mauro Martinelli, da parte di quattro fornitori e da 31 dei 35 ex dipendenti della Bellelli Engineering Spa, rivoltisi alla Uil. Il prospetto prodotto dall'amministratore unico Antonio Monesi parla di un debito maturato nel 2016 di oltre 24 milioni di euro. L'imprenditore di Gaiba ha anche presentato i bilanci degli anni dal 2013 al 2014, chiusi con ricavi di 47,3 milioni, 34,1 milioni e 22,4 milioni di euro, con un attivo patrimoniale di 35 milioni di euro.
CONCORDATO
Alla multinazionale di via della Cooperazione sono stati concessi 60 giorni per il deposito della proposta concordataria e del piano di recupero. Inoltre Monesi entro dieci giorni dovrà presentare un riepilogo dei crediti vantati nei confronti di terzi ed entro trenta giorni, con cadenza mensile, il prospetto delle operazioni attive e passive, compiute in ogni singolo periodo di tempo, con importo superiore a 10mila euro, sotto la vigilanza dei commissari giudiziali Andrea Audino, Paolo Loato e Carolina Doretti. Inoltre andranno rendicontati gli oneri finanziari e la relazione sulla gestione dell'impresa.
CREDITORI
Il pagamento di creditori anteriori alla data di deposito del ricorso presentato da Bellelli comporterebbe la revoca del concordato. Monesi ha spiegato al giudice che tutta la situazione è dovuta al protrarsi di grandi commesse acquisite, oltre i limiti temporali contrattuali e al crollo del prezzo al barile del petrolio, avvenuto nel 2014. Per Bellelli l'unica possibilità di assolvere alle obbligazioni assunte è quella di accedere a finanziamenti a medio e lungo termine. Nel prossimo piano concordatario dell'azienda rodigina c'è il presupposto imprescindibile dell'apporto di nuovi capitali, per uscire dalla crisi d'impresa.
Marco Scarazzatti

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