BANDO PERIFERIE
ROVIGO L'ex ospedale Maddalena è una questione di vita o

Martedì 21 Agosto 2018
BANDO PERIFERIE ROVIGO L'ex ospedale Maddalena è una questione di vita o
BANDO PERIFERIE
ROVIGO L'ex ospedale Maddalena è una questione di vita o di morte. Secondo Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale di Rovigo, di Forza Italia, il congelamento dei fondi statali per il Bando periferie urbane è una questione che non può essere trascurata da Governo e Parlamento. Avezzù si trova in questi giorni al Meeting di Rimini per l'annuale incontro di Comunione e Liberazione. In questa occasione ha raccontato di avere partecipato alla tavola rotonda Le prospettive della democrazia, insieme ad altri esponenti politici nazionali.
«Ho colto l'occasione della presenza di autorevoli esponenti politici per andare all'attacco sul Bando periferie racconta Avezzù Si tratta del provvedimento preso a inizio agosto al Senato che rinvia e di fatto taglia i fondi per il Bando, che per Rovigo vuol dire rinunciare ai 13,5 milioni di euro per il recupero del Maddalena e per gli interventi sulle strade del quartiere Commenda, mentre per il Veneto gli interventi finanziati sono di 149 milioni euro. In più c'è stato l'incontro dei sette sindaci delle città capoluogo a Venezia per chiedere che a settembre, nel passaggio alla Camera del disegno di legge Milleproroghe, i fondi siano ripristinati. Molto disponibile a fare questa battaglia è la capogruppo alla Camera di Forza Italia Mariastella Gelmini, che mi ha dato ampie assicurazioni sulla linea compatta del partito per il ripristino dei fondi. Affiancato dal presidente dell'intergruppo sulla sussidiarietà Maurizio Lupi, ho parlato anche con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, della Lega, sottolineando come per Rovigo ed il Veneto la questione Bando periferie è una questione di vita o di morte. Di fronte alla precisa richiesta di Avezzù di un impegno per il ripristino dei fondi a settembre, Giorgetti si è limitato a rispondere testualmente: Conosco molto bene il problema, al cui ho ribattuto dicendo vedremo se conoscere il problema darà qualche risultato nel voto alla Camera. Sono comunque contento di aver fatto presente a chi dovrà decidere quali siano le aspettative non di una sola parte politica, ma di tutta la città di Rovigo».
Alberto Lucchin
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