Avis, riunione in carcere per creare un contatto

Martedì 17 Ottobre 2017
Avis, riunione in carcere per creare un contatto
SOLIDARIETÀ
ROVIGO Per la prima volta a livello nazionale, la consulta provinciale di tutte le Avis si è riunita in assemblea nella casa circondariale. Il direttore del carcere Paolo Malato, donatore di sangue, si è dichiarato doppiamente orgoglioso di questo incontro. «Questo luogo deve essere considerato per la riabilitazione, inclusiva per chi ha sbagliato, non un allontanamento dalla società o un isolamento dal mondo».
L'assistente capo Ciro Liotto, insieme al collega Vincenzo Gargiuolo, ha seguito la squadra di calcio a 5 della polizia penitenziaria di Rovigo che ha partecipato, in Olanda, alla 35. edizione del campionato del mondo delle forze di polizia, classificandosi al quarto posto. Alla competizione hanno aderito 208 squadre di 54 nazioni. A chiudere i saluti delle autorità carcerarie è stata la vice comandante ispettore Patrizia Stocco. «Grazie alla sponsorizzazione della squadra del carcere rodigino, attraverso i gagliardetti che le squadre si sono scambiati, l'Avis provinciale ha avuto la possibilità di farsi conoscere a livello internazionale» ha affermato con orgoglio Barbara Garbellini, presidente provinciale.
DONAZIONI
Francesco Chiavilli, responsabile del dipartimento di Medicina trasfusionale dell'Ulss 5, ha presentato i dati della raccolta da aprile a settembre. «Dopo la primavera segnata da dati negativi, vi è stata la ripresa di donazioni, che hanno permesso di inviare sacche in Sardegna, in Umbria e a Roma, nonostante il caldo estivo sia stato persistente. Grazie alla sinergia è stato possibile affrontare al meglio le difficoltà, fra cui quella del personale insufficiente nei tre centri trasfusionali. Entro aprile il numero di medici in servizio dovrebbe rispettare l'organico previsto».
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