Ater, nel nuovo consiglio la Lega fa il bis con Frigato e Ferrarese

Mercoledì 18 Luglio 2018
EDILIZIA PUBBLICA
ROVIGO A doppia guida leghista la gestione degli alloggi popolari in Polesine. Finisce, infatti, il commissariamento e si apre la nuova era post riforma per le Ater venete, i cui cda sono stati nominati ieri dal Consiglio regionale. Per Rovigo una conferma, quella del commissario uscente Guglielmo Ferrarese, eletto alla presidenza. Tributarista, già consigliere comunale a Lendinara, 54 anni, leghista doc, è da considerarsi vicino all'assessore regionale Corazzari. Una sorpresa, invece, dal secondo nome che va a comporre il cda del'Ater rodigina. Perché anche il secondo posto in quota alla maggioranza è andato alla Lega. E anche perché, in realtà, si tratta di Pier Paolo Frigato, che meno di tre settimane fa è stato scelto dal sindaco di Rovigo Bergamin come nuovo presidente della partecipata As2, la cui compagine sociale è formata da 48 Comuni polesani, con Rovigo a fare la parte del leone con il 25%, oltre a Consorzio Rsu, Consvipo, Iras e Provincia.
DOPPIO INCARICO
In pochi giorni, quindi, un doppio prestigioso incarico per il 45enne ragioniere dipendente dell'Ulss 5 con esperienza come programmatore e amministrativo, da considerarsi della sponda bergaminiana della Lega. La difficoltà di trovare un'unità sul nome del leghista è stata superata dalla maggioranza del Consiglio regionale grazie ad un complessivo gioco di equilibri fra le varie forze in tutte le Ater, mostrando comunque plasticamente la divisione nel Carroccio polesano. Il posto riservato alla minoranza è andato a Gianfranco Munari, in quota Pd. Avvocato, 65 anni, Munari, componente della minoranza del Partito democratico, vicino al consigliere regionale Azzalin e ancora più vicino, ma di studio (e lontano politicamente), dell'ex capogruppo Pdl a Palazzo Nodari Guarnieri.
F.Cam.
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