Assediati e irritati dai mendicanti

Mercoledì 24 Maggio 2017
Assediati e irritati dai mendicanti
L'accattonaggio continua a fare affari d'oro in città. Dall'asse principale del centro ai piazzali antistanti alcuni dei principali supermercati cittadini fino al vialetto d'ingresso del monoblocco dell'ospedale Santa Maria Regina degli Angeli si moltiplicano le segnalazioni di cittadini sulla presenza di stranieri che chiedono l'elemosina.
Se all'ospedale civile c'è chi, sempre la stessa persona da anni, senza che nessuno sia mai intervenuto per allontanarlo, cerca di impietosire i passanti mettendo in mostra vere o presunte malformazioni, nel centro ci si spinge, soprattutto nei giorni di mercato, a rincorrere le persone per chiedere un obolo, canzonando ed irridendo coloro che non aprono il portafoglio. Non va meglio nei centri commerciali dove diversi individui stazionano dalla mattina alla sera nei pressi degli alloggiamenti dei carrelli, tenendo sotto controllo i vari ingressi.
La loro presenza incute anche un certo timore al punto che molte persone rinunciano ad andare a fare la spesa in determinati punti vendita e si dirottano altrove. In pratica chiedono una sorta di pizzo sul carrello sia per aiutare le persone, in particolare gli anziani, a depositare la spesa nelle auto o solo per riporre il carrello al suo posto. I più, nonostante la cartellonistica che invita gli avventori a non fare l'elemosina, per evitare ritorsioni sulle carrozzerie accondiscendono alla richiesta.
Sempre in tema di accattonaggio è stata segnalata nelle giornata di lunedì la presenza di «alcune rom che oltre a chiedere l'elemosina sbirciavano all'interno delle auto nel parcheggio di un noto supermercato», sostiene Giovanni B.
Una situazione che sembra essere sfuggita di mano e di fronte alla quale difficilmente un'amministrazione comunale può trovare rimedi, nonostante le ordinanze, mentre nella popolazione cresce sempre di più l'insofferenza. La situazione è molto critica soprattutto nei fine settimana. «Probabilmente si sono creati dei racket, e per molti mendicare è diventata un'occupazione e un modo abituale di vivere - commenta la signora Francesca N. all'uscita dal market - Ritengo che gli adriesi che vogliono fare del bene, anziché distribuire elemosina per strada a sconosciuti, farebbero meglio a destinare i propri contributi ad associazioni di volontariato e Caritas vicariali delle parrocchie che forniscono alimenti e vestiario, e che assieme ai servizi sociali comunali sono strutture realmente impegnate nel sostegno dei veri bisognosi».
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