«Ascopiave garantisce il futuro»

Lunedì 22 Ottobre 2018
SOCIETÀ
ROVIGO «Vendere le azioni di Ascopiave vorrebbe dire togliere un polmone al Comune di Rovigo: guardare al loro valore di vendita che al momento è di circa 30 milioni, è un'operazione che non va fatta, come non andava fatta nel 2012 quando valevano 14 milioni».
A mettere sull'avviso l'amministrazione è Giovanni Salvaggio, che quell'operazione con Ascopiave, undici anni fa, l'ha ideata a portata a termine da presidente di Asm. Nel 2004, infatti, era stata approvata la legge di riordino del settore energetico, che con l'intento di liberalizzare i mercati, metteva nuovi paletti per le partecipate attive nel campo della distribuzione e vendita del gas.
COME UN VITALIZIO
«Dal 1956 - spiega Salvaggio - il Comune aveva in Asm e nella sua attività dedicata al gas, un polmone che assicurava entrate fisse. Con le nuove norme, però, erano necessarie scelte drastiche. Io mi ero appena insediato alla presidenza di Asm e l'allora sindaco Fausto Merchiori mi chiese come si poteva fare a rispondere ai nuovi obblighi e al tempo stesso far sì che il Comune continuasse ad avere introiti negli anni a venire. È per questo che è nata l'operazione, perché in tanti erano interessati, compresa Hera, ma Ascopiave ha per statuto l'obbligo di garantire dividendi. Non è stata una scelta per fare cassa subito, ma un investimento per garantire una sorta di rendita».
INCASSI CONTINUI
L'intera Asm Dg srl, il ramo attivo nella gestione del servizio di distribuzione del gas, e il 49% di Asm Set srl, la società di vendita del gas e dell'energia elettrica, furono integrati in Ascopiave non attraverso un pagamento in contanti, ma con un concambio di azioni per un valore complessivo di 18,3 milioni. «Basterebbe questo - nota Salvaggio - per capire come l'operazione guardava al futuro, visto che oggi il valore di quelle stesse azioni è quasi il doppio».
Non solo: il punto centrale, sottolinea ancora l'ex presidente di Asm, «è che in tutti questi anni quelle azioni hanno fatto arrivare nelle casse di Asm e quindi del Comune, circa 14 milioni, senza contare quanto ha fruttato Asm Set. Quindi, per chiarire, se nel 2007 avessimo venduto, avremmo incassato 18,3 milioni, mentre per ora ne abbiamo incassati 14 con un valore in mano di 30 e dividendi annuali di circa un milione e mezzo».
IL VALORE DEL FUTURO
Salvaggio si rivolge poi ai consiglieri comunali, visto che nel caso di vendita la decisione dovrà passare dal loro voto. Al momento l'ipotesi, anche per questo scoglio di non poco conto, considerando anche la secca contrarietà espressa da Obiettivo Rovigo, sembra tramontata, ma il 16 ottobre l'assessore alle Partecipate Stefano Falconi ha inviato una nota ufficiale ad Asm con l'oggetto Dimissione 3 milioni di azioni Ascopiave. «Capisco che in questo momento le casse piangano - nota Salvaggio - ma non ci sono condizioni così straordinarie da arrogarsi il diritto di togliere una sorta di vitalizio annuale alle amministrazioni che verranno: si pensa solo all'oggi o si guarda anche al domani? Al momento vendere quelle azioni vorrebbe dire togliere ossigeno al Comune in futuro. Questo non vuol dire che mutando il quadro poi non possano essere più convenienti altre scelte, ma al momento è così».
Quasi a togliersi un sassolino dalla scarpa, chiude Salvaggio, «nemmeno così doveva finire Asm Onoranze funebri: quell'operazione di cessione mi ha fatto male anche a livello personale».
Francesco Campi
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