AUTOSTRADE
ROVIGO Pedaggi autostradali sempre più cari. Con l'inizio del nuovo anno è arrivato anche un nuovo salasso per automobilisti e autotrasportatori. «I rincari sulle tratte autostradali venete di certo non miglioreranno la qualità del servizio della rete autostradale italiana e non sono nemmeno imputabili all'inflazione - interviene il presidente provinciale di Confartigianato autotrasporto Flaviano Tiengo - Anche infatti un aumento del solo 2%, dopo anni di inflazione a zero, va a gravare pesantemente sulla categoria dell'autotrasporto. Per capirlo basti pensare alle aziende che trasportano merci per conto terzi: i pedaggi autostradali impattano sul bilancio di queste aziende di circa il 10% e sono la terza voce nella tabella dei costi di un attività, precedute solamente dalle spese per personale e carburante». Dati come la velocità media di percorrenza tra le più basse d'Europa dimostrano l'inadeguatezza dell'attuale rete autostradale italiana, sottolinea Tiengo. Ma non solo. «Sono comprovati - aggiunge il presidente - che anche i disagi che sorgono in capo all'utenza al minimo cambiamento delle condizioni stradale non ancora interamente convertite al drenante e le aree di aree di sosta non dotate dei servizi appropriati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Pedaggi autostradali sempre più cari. Con l'inizio del nuovo anno è arrivato anche un nuovo salasso per automobilisti e autotrasportatori. «I rincari sulle tratte autostradali venete di certo non miglioreranno la qualità del servizio della rete autostradale italiana e non sono nemmeno imputabili all'inflazione - interviene il presidente provinciale di Confartigianato autotrasporto Flaviano Tiengo - Anche infatti un aumento del solo 2%, dopo anni di inflazione a zero, va a gravare pesantemente sulla categoria dell'autotrasporto. Per capirlo basti pensare alle aziende che trasportano merci per conto terzi: i pedaggi autostradali impattano sul bilancio di queste aziende di circa il 10% e sono la terza voce nella tabella dei costi di un attività, precedute solamente dalle spese per personale e carburante». Dati come la velocità media di percorrenza tra le più basse d'Europa dimostrano l'inadeguatezza dell'attuale rete autostradale italiana, sottolinea Tiengo. Ma non solo. «Sono comprovati - aggiunge il presidente - che anche i disagi che sorgono in capo all'utenza al minimo cambiamento delle condizioni stradale non ancora interamente convertite al drenante e le aree di aree di sosta non dotate dei servizi appropriati».
