Arriva Moggi, maggioranza nel pallone

Martedì 21 Agosto 2018
Arriva Moggi, maggioranza nel pallone
LA POLEMICA
ROVIGO E' troppo parlare di crisi di maggioranza a Rovigo, sembra quasi un perturbazione d'agosto per chiacchiere da Bar Sport, ma è vero anche che gli equilibri a Palazzo Nodari sono letteralmente andati nel pallone. E tutto per via della Vecchia Signora. Nulla a che spartire con l'ex Maddalena, bensì con l'ingombrante presenza di Luciano Moggi, il dirigente che dal 94 al 2006 è stato l'anima della Juventus, regina anche in Champions, ma travolta dallo scandalo Calciopoli che divide ancora il popolo calcistico.
TIFO A PALAZZO
E anche la maggioranza di Palazzo Nodari: messe de parte le bandiere politiche, spuntano quelle calcistiche e le bordate sulla scelta di ospitare Lucianone, radiato da qualsiasi incarico nello sport italiano dall'Alta corte di giustizia sportiva. Ad aprire l'assedio sul vicesindaco Andrea Bimbatti, ben noto tifoso juventino e fra i fondatori dello Juventus Club Doc Rovigo, il presidente del consiglio Paolo Avezzù, forzista milanista, con un entrata a gamba tesa: «Mi sta bene la fede juventina del vicesindaco Bimbatti, precisando che io sono milanista da sempre, ma mi pare almeno inopportuno invitare, come esempio ai giovani per uno sport pulito, chi per anni ha inquinato il calcio italiano. Per usare un termine calcistico, un vero autogol».
FUOCO AMICO
Attacco arrembante anche da parte di Fabio Benetti, tanto leghista quanto interista: «Moggi, di fatto, è stato uno dei protagonisti della pagina più buia della storia del calcio italiano: ennesima scelta non condivisa, ma consapevole, da parte di questa Amministrazione di invitare un personaggio che sicuramente avrebbe fatto discutere e creato polemiche. Inoltre non credo venga a Rovigo gratuitamente, quindi viene comunque pagato da tutti i cittadini. A questo punto consiglio di invitare al Rovigo Imprese Festival come relatori Tanzi e Cragnotti».
Non tifoso, anche se simpatizzante interista, l'ex vicesindaco azzurro Ezio Conchi spara una bordata: «La bellezza dello sport è la sana competizione. Vince il più bravo, non chi trucca la partita. Ospitare chi ha calpestato i valori dello sport è una caduta di stile per l'Amministrazione». Fuori dalla mischia, e al di sopra di ogni sospetto visto che è tifoso del Napoli, l'ex assessore Nello Piscopo, che offre un assist a Bimbatti: «Prima di criticare andrei a sentire cosa dice, proprio anche su quell'argomento».
LA REPLICA
Il contrattacco del vicesindaco è soprattutto un uno contro uno con Avezzù: «Il mio telefono è sempre acceso: il presidente del Consiglio poteva alzare la cornetta e chiedermi tutti i dettagli sull'invito a Luciano Moggi: è stato chiamato a raccontare una vicenda negativa del calcio italiano come è stata Calciopoli. Ritengo che il racconto diretto da parte di uno dei protagonisti di quei fatti possa aiutarci a comprendere certi meccanismi e soprattutto a non ripeterli». Stuzzicato sull'argomento, Renato Borgato, storico tifoso juventino, come del resto lo è il leghista Giancarlo Andriotto che ha addirittura una sua foto con maglia e striscione bianconeri nel profilo Facebook, dribbla la polemica con un virtuosismo: «Francamente avrei preferito Marchisio». Nei ranghi juventini, anche gli altri azzurri Vani Patrese e Giacomo Sguotti. Come del resto anche il Pd Nello Chendi.
SQUADRA SFILACCIATA
Ma è la squadra della maggioranza a mostrarsi calcisticamente poco compatta. Compagni di squadra di Avezzù, ci sono, invece il dissidente forzista Simone Dolcetto e il leghista milanista Matteo Zanotto. Ma è il nerazzurro che va forte fra i leghisti: oltre a Benetti, sono (molto) interisti anche Nicola Marsilio e Michele Aretusini. Così come, del resto, il sindaco Massimo Bergamin. Nerazzurro anche l'assessore Luigi Paulon.
Francesco Campi
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