Il consiglio provinciale ha approvato mercoledì il rendiconto dell'esercizio finanziario 2016. Una situazione che, come più volte espresso dal presidente di Palazzo Celio Marco Trombini, è difficile in virtù dei pesantissimi tagli e vincoli imposti con la riforma delle Province, di fatto lasciate morire per asfissia. Il conto 2016 si chiude con un avanzo complessivo di competenza di 436.822 euro e il rispetto del pareggio, nonostante l'entità del prelievo statale, a fronte di un avanzo complessivo di amministrazione pari ad 4.269.096 euro: 262.172 di accantonamenti, 1.556.687 di parte vincolata, 1.155.227 per investimenti e 1.295.009 di parte disponibile.
«I punti che hanno richiesto chiarimenti fa presente il consigliere della Lega Nord Michele Aretusini, eletto nelle file dell'opposizione al presidente Trombini - sono stati molteplici, in particolare i capitoli di spesa dove risulta che grosse somme sono state messe in bilancio, ma molto poche poi quelle che effettivamente sono state usate: istruzione e diritto allo studio, a disposizione 12.314.650, usato 2.265.845, solo il 18,4%; politiche giovanili, sport e tempo libero a disposizione 774.049, usato 700, solo lo 0,09%; politiche per il lavoro e la formazione, a disposizione 3.254.621, usato 1.787.112, solo il 54,91%. A pesare in modo importante è inoltre un elevato accantonamento per spese legali pari a 991.830,55. Tra le entrate previste e non conseguite, anche 1.560.039,30 euro che dovevano riguardare le alienazioni di partecipazioni nelle società, come Interporto. Il voto è stato pertanto di astensione, non avendo percepito una politica di pianificazione, strategia e coinvolgimento di fasce d'utenza particolarmente vulnerabili come quella dei giovani».
«I punti che hanno richiesto chiarimenti fa presente il consigliere della Lega Nord Michele Aretusini, eletto nelle file dell'opposizione al presidente Trombini - sono stati molteplici, in particolare i capitoli di spesa dove risulta che grosse somme sono state messe in bilancio, ma molto poche poi quelle che effettivamente sono state usate: istruzione e diritto allo studio, a disposizione 12.314.650, usato 2.265.845, solo il 18,4%; politiche giovanili, sport e tempo libero a disposizione 774.049, usato 700, solo lo 0,09%; politiche per il lavoro e la formazione, a disposizione 3.254.621, usato 1.787.112, solo il 54,91%. A pesare in modo importante è inoltre un elevato accantonamento per spese legali pari a 991.830,55. Tra le entrate previste e non conseguite, anche 1.560.039,30 euro che dovevano riguardare le alienazioni di partecipazioni nelle società, come Interporto. Il voto è stato pertanto di astensione, non avendo percepito una politica di pianificazione, strategia e coinvolgimento di fasce d'utenza particolarmente vulnerabili come quella dei giovani».
