Aretusini: «È necessaria maggiore informazione, l'imposizione va evitata»

Sabato 22 Luglio 2017
(F.Cam.) Il tema vaccini è sempre più divisivo e il consigliere comunale della Lega Nord Michele Aretusini prende posizione schierandosi senza se e senza ma con il presidente Luca Zaia.
«Ci uniamo alle dichiarazioni del presidente di Regione spiega - Non contrarietà ai vaccini, né è stata messa in discussione la validità scientifica, ma sono state contestate le modalità coercitive che inquietano i genitori e finiranno per favorire l'abbandono della scelta vaccinale. Alle legittime preoccupazioni delle mamme e dei papà per un programma di vaccinazioni così concentrato, e per certi versi immotivato, il Governo non può rispondere con l'imposizione dell'obbligo e le multe, ma con l'informazione e il dialogo».
Il consigliere, che in una nota spiega di parlare a nome di tutto il gruppo della Lega Nord, «ricorda come in Veneto, unica regione d'Italia ad aver abolito dieci anni fa l'obbligo vaccinale, risultano vaccinati con il siero esavalente il 92,6 per cento dei nati nel 2016: un indice di copertura in netta ripresa dopo il minimo' storico dell'88,6 per cento registrato del 2014». Il 95%, spiegano dal Ministero della Salute, «è la soglia raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per limitare la circolazione di questi virus e batteri nella collettività e ottenere anche la cosiddetta immunità di gregge: se almeno il 95% della popolazione è vaccinata, si proteggono indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non è stato possibile sottoporre alla vaccinazione». «Il decreto, così come è stato formulato dal Governo è la posizione di Aretusini - lede l'autonomia della Regione, monetizza l'obbligatorietà e ignora il vincolo di stipulare prima un'intesa con le Regioni per definire le modalità applicative e ripartire i costi del piano di vaccinazioni di massa».
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