ALLARME SICUREZZA
ROVIGO «Mi ha puntato il taglierino al petto. A quel punto, sono stata costretta a lasciarlo andare ed è scappato via con l'incasso».
IL RACCONTO
Ha ancora la voce tremante Silvia Chiarello, la direttrice di Tigotà, il negozio di profumi, detersivi e cosmetici di corso del Popolo dove mercoledì sera si è verificata una rapina. Era circa l'orario di chiusura quando un cliente ha estratto un taglierino dalla tasca e ha intimato la cassiera a consegnargli l'incasso della giornata, poco più di mille euro. In quegli istanti all'interno del negozio c'erano quattro clienti e due commesse, una delle quali ha tentato di bloccare il rapinatore, ma è stata minacciata con la lama affilata. «Erano circa le 19 - racconta Francesca, la giovane cassiera - Nel negozio c'era gente quando un uomo con un giubbotto scuro e un berretto di lana è entrato e si è messo a girare per gli scaffali come un normale cliente. Dopo avere preso in mano un ammorbidente economico si è avvicinato alla cassa per pagarlo. Appena gli ho fatto lo scontrino, mi si è scaraventato addosso con una furia incredibile, mi ha bloccata con il corpo mentre faceva man bassa dell'incasso. Ho tentato di reagire e lui mi ha subito puntato contro un cutter giallo».
LO SPAVENTO
Francesca, spaventata, ha urlato il nome della collega Silvia. Quest'ultima è arrivata dal fondo del negozio e, senza pensarci un secondo, con molto coraggio ha bloccato il rapinatore davanti alla porta del negozio. «Lho immobilizzato tenendogli ferme le braccia - racconta Silvia - Lui ha subito estratto dalla tasca il taglierino e me lo ha appoggiato sul petto. In un italiano perfetto, privo di inflessioni dialettali, mi ha detto: Lasciami andare». «Inizialmente non capivo cosa stesse succedendo - continua - Ho sentito la punta del taglierino premermi il petto, mi sono allora resa conto che mi trovavo davanti a un rapinatore armato. Ho mollato la presa e lui è scappato lungo il Corso».
CLIENTI IMPAURITI
«Abbiamo subito tentato di chiudere a chiave la porta del negozio - racconta la direttrice -, temevamo tornasse indietro per farci del male. I clienti presenti erano perlopiù anziani, sono riamasti impietriti, abbiamo cercato di tranquillizzarli, ma loro avevano paura ad uscire».
INDAGINI DELLA POLIZIA
Sul posto è arrivata subito una Volante della Questura e per le vie della città è partita la caccia al rapinatore. L'uomo però in pochi minuti ha fatto perdere le sue tracce. Forse ad attenderlo a bordo di un mezzo parcheggiato più avanti c'era un complice. All'interno del negozio sono presenti però delle telecamere, grazie alle quali la polizia potrebbe presto risalire all'autore della rapina. «Teneva il volto abbassato sotto un giaccone scuro tipo quelli che usano gli sciatori - raccontano le commesse -, aveva anche un berretto scuro che gli copriva la fronte. Difficile riconoscerlo. Appena è entrato in negozio non abbiamo dato peso al fatto che fosse parecchio coperto, fuori infatti c'è freddo e molti clienti arrivano con sciarpe e cappelli».
COMMESSE IMPAURITE
Le due commesse ieri sono tornate al lavoro e per tutto il giorno è stato un via vai di clienti che entravano in negozio per confortare e salutare le due dipendenti, ancora sconvolte per l'accaduto. «Siamo spaventate - raccontano Silvia e Francesca -, è davvero un brutto periodo. Sono aumentati i furtarelli di prodotti, fermiamo spesso piccoli ladruncoli, ma mai avremmo pensato di trovarci minacciate da un rapinatore armato con il negozio pieno di gente. L'impressione è che si tratto di un gesto disperato, anche se il fatto che avesse i guanti dimostra che è stato attento a non lasciare impronte».
A confermare che, negli ultimi tempi, la porzione di Corso fuori dalla zta è frequentata da individui poco raccomandabili, anche il resto dei negozianti. I commercianti del Corso chiedono infatti maggiori controlli e il passaggio di forze dell'ordine almeno durante l'orario di chiusura delle attività.
R.Mer.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO «Mi ha puntato il taglierino al petto. A quel punto, sono stata costretta a lasciarlo andare ed è scappato via con l'incasso».
IL RACCONTO
Ha ancora la voce tremante Silvia Chiarello, la direttrice di Tigotà, il negozio di profumi, detersivi e cosmetici di corso del Popolo dove mercoledì sera si è verificata una rapina. Era circa l'orario di chiusura quando un cliente ha estratto un taglierino dalla tasca e ha intimato la cassiera a consegnargli l'incasso della giornata, poco più di mille euro. In quegli istanti all'interno del negozio c'erano quattro clienti e due commesse, una delle quali ha tentato di bloccare il rapinatore, ma è stata minacciata con la lama affilata. «Erano circa le 19 - racconta Francesca, la giovane cassiera - Nel negozio c'era gente quando un uomo con un giubbotto scuro e un berretto di lana è entrato e si è messo a girare per gli scaffali come un normale cliente. Dopo avere preso in mano un ammorbidente economico si è avvicinato alla cassa per pagarlo. Appena gli ho fatto lo scontrino, mi si è scaraventato addosso con una furia incredibile, mi ha bloccata con il corpo mentre faceva man bassa dell'incasso. Ho tentato di reagire e lui mi ha subito puntato contro un cutter giallo».
LO SPAVENTO
Francesca, spaventata, ha urlato il nome della collega Silvia. Quest'ultima è arrivata dal fondo del negozio e, senza pensarci un secondo, con molto coraggio ha bloccato il rapinatore davanti alla porta del negozio. «Lho immobilizzato tenendogli ferme le braccia - racconta Silvia - Lui ha subito estratto dalla tasca il taglierino e me lo ha appoggiato sul petto. In un italiano perfetto, privo di inflessioni dialettali, mi ha detto: Lasciami andare». «Inizialmente non capivo cosa stesse succedendo - continua - Ho sentito la punta del taglierino premermi il petto, mi sono allora resa conto che mi trovavo davanti a un rapinatore armato. Ho mollato la presa e lui è scappato lungo il Corso».
CLIENTI IMPAURITI
«Abbiamo subito tentato di chiudere a chiave la porta del negozio - racconta la direttrice -, temevamo tornasse indietro per farci del male. I clienti presenti erano perlopiù anziani, sono riamasti impietriti, abbiamo cercato di tranquillizzarli, ma loro avevano paura ad uscire».
INDAGINI DELLA POLIZIA
Sul posto è arrivata subito una Volante della Questura e per le vie della città è partita la caccia al rapinatore. L'uomo però in pochi minuti ha fatto perdere le sue tracce. Forse ad attenderlo a bordo di un mezzo parcheggiato più avanti c'era un complice. All'interno del negozio sono presenti però delle telecamere, grazie alle quali la polizia potrebbe presto risalire all'autore della rapina. «Teneva il volto abbassato sotto un giaccone scuro tipo quelli che usano gli sciatori - raccontano le commesse -, aveva anche un berretto scuro che gli copriva la fronte. Difficile riconoscerlo. Appena è entrato in negozio non abbiamo dato peso al fatto che fosse parecchio coperto, fuori infatti c'è freddo e molti clienti arrivano con sciarpe e cappelli».
COMMESSE IMPAURITE
Le due commesse ieri sono tornate al lavoro e per tutto il giorno è stato un via vai di clienti che entravano in negozio per confortare e salutare le due dipendenti, ancora sconvolte per l'accaduto. «Siamo spaventate - raccontano Silvia e Francesca -, è davvero un brutto periodo. Sono aumentati i furtarelli di prodotti, fermiamo spesso piccoli ladruncoli, ma mai avremmo pensato di trovarci minacciate da un rapinatore armato con il negozio pieno di gente. L'impressione è che si tratto di un gesto disperato, anche se il fatto che avesse i guanti dimostra che è stato attento a non lasciare impronte».
A confermare che, negli ultimi tempi, la porzione di Corso fuori dalla zta è frequentata da individui poco raccomandabili, anche il resto dei negozianti. I commercianti del Corso chiedono infatti maggiori controlli e il passaggio di forze dell'ordine almeno durante l'orario di chiusura delle attività.
R.Mer.
