Allarme povertà a Rovigo: in 3.500 non hanno reddito

Lunedì 18 Dicembre 2017
Allarme povertà a Rovigo: in 3.500 non hanno reddito
DISAGIO
ROVIGO Ben 3.500 persone a Rovigo si trovano in uno stato di povertà assoluta: non hanno, in pratica, nessuna fonte di reddito e non riescono a fare la spesa per mangiare. I poveri assoluti salgono a 16mila se si considera l'intera provincia.«Dati allarmanti» spiega Carlo Zagato, presidente della cooperativa onlus Porto Alegre, che a Rovigo si occupa non solo di accoglienza dei richiedenti asilo, ma anche di aiuto alle persone che non hanno un tetto attraverso la gestione dell'asilo notturno.
DATI ALLARMANTI
«Il 6 dicembre l'Istat ha pubblicato il Rapporto sulla condizioni economiche delle famiglie italiane, analisi che si affianca a quella specifica sulla povertà presentata nel luglio scorso - spiega Zagato - Il dato di sintesi conferma l'ulteriore impoverimento delle famiglie già povere, l'aumento di quelle a rischio di povertà e incremento dei redditi di quelle più ricche. La pur modesta crescita economica, in altre parole, non interrompe l'aumento delle disuguaglianze, sempre più marcate anche nel nostro Paese». Dai dati dell'Istat emerge un Polesine sempre più povero, con un aumento di under 35 in uno stato di grave povertà, non in grado di pagare un affitto e procurarsi generi di prima necessità.
UNDER 35 A RISCHIO
«Circa 3.500 persone si trovano in condizioni di povertà assoluta nel capoluogo - spiega Zagato - quasi 16 mila nell'intera provincia, ovvero persone che non dispongono di risorse economiche sufficiente all'acquisto di generi di prima necessità». Accanto ai poveri assoluti', ci sono poi i poveri relativi', ossia con una capacità di spesa inferiore del 50% della media nazionale. Le persone in condizioni di povertà relativa sono stimate in 4.300 a Rovigo città e quasi 20mila in provincia. Secondo i dati estrapolati dal responsabile della Porto Alegre, la povertà, tradizionalmente concentrata nelle famiglie più numerose, nel nostro territorio cresce nella popolazione più giovane.
IL DRAMMA DEL PRECARIATO
«Un fenomeno connesso alla precarietà lavorativa e a redditi bassi e frammentati - sottolinea Zagato -, condizione che rende i giovani e le famiglie composte di giovani, soprattutto gli under 35, a maggiore rischio di povertà ed esclusione sociale». Un po' meglio per gli anziani, nonostante dispongano di pensioni basse rispetto alle altre province venete, grazie alla stabilità del reddito. A dare un aiuto prezioso alle migliaia di poveri presenti nella provincia di Rovigo, sono la Caritas diocesana, i frati Cappuccini e l'associazione San Vincenzo, la cui mensa ha chiuso le porte circa un mese fa per mancanza di contributi pubblici. Continua però la distribuzione di cibo e vestiario alle famiglie in difficoltà economica: sono circa duemila le persone che ogni settimana fanno la spesa' nella sede dell'associazione, procurandosi viveri e capi di vestiario.
Roberta Merlin
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