Al Gabrielli il 25 Aprile la partita contro le barriere

Lunedì 16 Aprile 2018
PROGETTO DI INTEGRAZIONE
ROVIGO Una partita del cuore, un modo diverso per ribadire il diritto all'uguaglianza, un gioco per far emergere questioni delicate: il 25 aprile lo stadio Gabrielli sarà teatro di un match in cui il risultato non sarà tanto quello del campo, ma il riuscire a veicolare un messaggio importante che è ben spiegato nel nome stesso dell'iniziativa, Un calcio all'indifferenza. L'appuntamento, con il fischio d'inizio fissato per le 9.30, vedrà infatti in campo da una parte una squadra di amministratori e rappresentanti delle società degli otto Comuni che fino ad oggi hanno dato la propria disponibilità, dall'altra la squadra più internazionale immaginabile a queste latitudini, il Footbal Club Porto Alegre, così come si chiama la selezione dei migranti ospiti a Bosaro, che prende il nome dall'omonima cooperativa che ha in carico l'appalto per la gestione dell'accoglienza e che milita nel campionato provinciale di calcio a 11 targato Uisp. E se la rosa dei ragazzi che intrecciano origini che comprendono quasi una decina di diversi Paesi, con la P maiuscola, è già affiatata visto il percorso in campionato, quella degli amministratori dei vari paesi, con la p minuscola, dovrà lavorare per superare le barriere politiche perché a dare la propria adesione sono stati rappresentanti di ogni schieramento, pronti a mettersi in gioco per una buona causa: dai leghisti Luca Renesto, assessore a Villadose, e Michele Aretusini, consigliere provinciale e comunale a Rovigo, ai dem Simone Ghirotto, sindaco di Pontecchio, e Leonardo Raito, primo cittadino di Polesella, che ha già prenotato la maglia numero uno, vista la sua lunga esperienza come portiere, fino al numero uno della Provincia, il presidente Marco Trombini, da poco azzurro con il suo ingresso in Forza Italia. In tanti altri hanno già dato la propria disponibilità, da sindaco e consigliere di maggioranza di San Martino Vinicio Piasentini e Gabriele Casarin, al sindaco di San Bellino Aldo D'Achille, dal primo cittadino di Bosaro Daniele Panella, fino all'assessore allo Sport di Rovigo Luigi Paulon. Chi poi, davvero, scenderà in campo, non è ancora deciso, così come al momento è top secret chi si assumerà il ruolo di fare da allenatore, con il delicato ruolo di decidere chi far entrare e chi far uscire. Quello che è già chiaro, però, è che le adesioni sono già state tante ed entusiaste. «Questa giornata di solidarietà intende dimostrare che è possibile l'integrazione attraverso lo sport senza confini», sottolinea la Uisp. A fine gara, poi, un momento conviviale con il terzo tempo organizzato dal circolo Legambiente di Rovigo insieme ai richiedenti asilo.
F.Cam.
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