Addio Fabio Volpe Una vita tra volley e impegno politico

Giovedì 22 Marzo 2018
Addio Fabio Volpe Una vita tra volley e impegno politico
IL LUTTO
ROVIGO Se n'è andato ieri mattina, nella sua sua abitazione, Fabio Volpe, figura storica del mondo politico, imprenditoriale e sportivo, di Rovigo e non solo. Avrebbe compiuto 69 anni il 30 agosto. A vincerlo, uno di quei mali che non perdonano quasi mai. «La malattia era stata scoperta durante le feste di Natale del 2016 - racconta sgomento l'amico Nicola Settini, ex consigliere comunale di Forza Italia nel mandato di Bruno Piva, che con lui aveva condiviso dapprima la passione per la politica e poi quella per la pallavolo -. Con lui ho condiviso tante battaglie».
Volpe aveva incarnato alla perfezione quello che era lo spirito polesano degli anni Sessanta-Settanta, arrivando a coprire le massime cariche nella pallavolo, suo sport preferito, ma anche toccando punte alte nella politica e nel lavoro. Con grande orgoglio e soddisfazione aveva ricoperto il ruolo di capo area del Consorzio di Sviluppo per il Polesine, prima della meritata pensione, avvenuta nell'ottobre 2013. E' stato vicepresidente nazionale della Fipav, guidando la spedizione azzurra che vinse l'oro ai Campionati Europei di Svezia 1989 e il titolo iridato a Rio De Janeiro nel 1990: era la magnifica e irripetibile nazionale italiana di Julio Velasco, allenatore argentino scelto proprio da Volpe, quella da tutti ricordata come la generazione dei fenomeni.
SCOPRITORE DI TALENTI
Grazie a lui si devono anche la nascita di importanti realtà pallavolistiche a Rovigo: prima la Sicc maschile a metà anni Novanta, arrivata fino alla A2, quindi la Stemi femminile che nel 2008 approdò in B1 e infine la Beng che qualche anno fa sfiorò l'accesso in A1. Tre società purtroppo durate pochi anni. «Lo ricordo molto impegnato come consigliere comunale nella legislatura 1990-1994 - afferma Paolo Avezzù, ex sindaco e attuale presidente del consiglio comunale -, ma anche come dirigente della Democrazia Cristiana, nel comitato comunale e provinciale. Uomo di dialogo, generoso e costruttivo, particolarmente attento ai problemi dello sport. Per tutti era un amico ed è per questo che per quelli che hanno lavorato con lui è una grave perdita».
STELLA AL MERITO DEL CONI
Fabio Volpe era stato premiato nel 1986 con la Stella al Merito Sportivo (in bronzo) dal Coni. È stato uno dei pochi dirigenti sportivo polesani ad arrivare così in alto in una federazione, ricoprendo per un breve periodo, nel 2001, anche il ruolo di presidente nazionale. Con lui sono cresciuti giocatori leggendari, quali Andrea Zorzi, Luca Cantagalli, Andrea Lucchetta, Paolo Tofoli, Lorenzo Bernardi, Andrea Gardini, solo per citarne qualcuno. Volpe portava sempre nel cuore la lettera scrittagli da Velasco, che prima di arrivare in Italia era famoso nella sua La Plata, mentre poi con gli azzurri conquistò tutto, tranne le Olimpiadi. Dopo la conquista dell'oro brasiliano, ricevette la seguente dedica: «Caro Fabio, ce l'abbiamo fatta! È stata dura, però i campioni siamo noi. Adesso sarà sempre più difficile, però io credo che ce la possiamo fare ancora. Ti voglio ringraziare di tutto. Con affetto e amicizia. Julio Velasco». Era il 5 marzo 1991. Come giocatore, Volpe, aveva iniziato nel 1964 a livello di campionati provinciali. Nel 1967 diventò arbitro del Csi, dirigendo anche la Commissione provinciale gare, poi l'escalation in Fipav, prima come collaboratore, segretario, consigliere, diventandone poi, nel 1983, presidente regionale. Carica che ricoprì fino al 1989, per poi approdare nei palazzi federali romani, eletto come consigliere federale e poi vice presidente nazionale.
IL RICORDO DI CARRARO
«Tutto quello che so della pallavolo lo devo a lui - sottolinea commosso Alessandro Carraro, direttore sportivo della Nuova Rovigo Volley - Ogni cosa che ho imparato me l'ha insegnata Fabio. Ogni sua idea, ogni sua soluzione e ogni esperienza che ho vissuto con lui ha determinato chi sono. Lo porterò sempre nel mio cuore».
Marco Scarazzatti
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