Terminal d'altura, i dubbi del Comune «A rischio la bandiera blu a Sottomarina»

Venerdì 25 Gennaio 2019
Terminal d'altura, i dubbi del Comune «A rischio la bandiera blu a Sottomarina»
CHIOGGIA
In vista della seduta consiliare che si terrà oggi, alle 14.30, la maggioranza che regge il Comune di Chioggia ha sottoscritto la bozza della mozione che elenca le criticità che, secondo la Giunta, dovrebbero essere approfondite accuratamente nel corso della fase preliminare al vaglio del progetto definitivo del terminal plurimodale d'altura dedicato alle grandi navi porta container.
La società veneziana Vgate intenderebbe realizzarlo in mare aperto, a due chilometri e mezzo di distanza rispetto alla foce del Brenta. Com'è noto, la grande darsena d'attracco, dotata di tutti i macchinari per la movimentazione dei contenitori, dovrebbe collegarsi alla terraferma mediante un ponte stradale e ferroviario, dotato di una pista ciclabile panoramica.
GLI ARGOMENTI
Ecco i punti critici che, secondo l'amministrazione cittadina, dovrebbero essere chiariti preliminarmente all'avvio dell'iter di valutazione di impatto ambientale (Via). Per quanto riguarda la pesca, il progetto illustrato dalla Vgate non evidenzierebbe gli effetti che potrebbero essere indotti dai limiti alla navigabilità. Nessun dato, inoltre, riguardo agli effetti sulla molluschicoltura costiera e sul turismo. «Sottomarina potrebbe perdere la Bandiera blu?», si domanda l'amministrazione comunale. Un'altra carenza sarebbe rappresentata dall'assenza di indicazioni nel merito degli effetti sul traffico. La Romea, secondo il documento, non potrebbe sostenere l'andirivieni dei camion. Considerazioni analoghe per il trasporto su rotaia. La presenza di numerosi passaggi a livello sarebbe incompatibile con le esigenze della viabilità generale, qualora il numero dei convogli giornalieri dovesse superare un certo limite.
INQUINAMENTO ACUSTICO
I firmatari dell'ordine del giorno si preoccupano anche del potenziale inquinamento acustico. Ritengono che il rumore causato dal passaggio dei mezzi pesanti, lungo il ponte e la bretella, potrebbe penalizzare l'economia balneare. Attualmente, mancherebbero ragguagli certi anche in vista degli effetti che la grande opera potrebbe provocare sulle correnti marine. La Giunta non esclude ulteriori fenomeni di erosione del litorale. Forti dubbi, infine, sull'impatto visivo dell'opera principale, sormontata dalle potenti gru alte 40 metri e dagli impianti eolici e sugli effetti dell'eventuale passaggio delle grandi navi attraverso il Sito di importanza comunitaria delle Tegnue, destinata ad essere classificata come Zona di protezione speciale in mare.
«La soluzione delle questioni di natura ambientale riporta il documento dovrà essere inquadrata in modo tale da salvaguardare il corretto funzionamento e l'evoluzione degli ecosistemi naturali dalle modificazioni negative che possono essere prodotte dalle attività umane». L'amministrazione non esclude nemmeno l'avvio di una inchiesta pubblica, affinché tutti i cittadini possano esprimersi liberamente, in vista della scelta finale. La lista delle criticità potrebbe essere integrata, quest'oggi, con l'acquisizione di emendamenti presentati dall'opposizione.
«In linea di massima, la minoranza tenderebbe a non riconoscersi nell'ordine del giorno, calato dall'alto all'ultimo momento», commenta il capogruppo di Forza Italia Beniamino Boscolo.
Roberto Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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