Strasburgo nel mirino

Mercoledì 12 Dicembre 2018
L'EMERGENZA
PARIGI «Ho capito subito che non erano petardi o fuochi d'artificio, mi sono affacciato e ho visto la gente stesa per terra, il sangue»: Alain Lafont abita nella rue des Orfèvres, nel cuore di Strasburgo. È li, a due passi dal mercato di Natale che attira ogni anno due milioni di persone, che ieri è tornato a colpire il terrorismo.
Un uomo ha cominciato a sparare poco prima delle otto, quando gli chalet del mercato cominciano a chiudere, quando sulla piazza della cattedrale, a meno di cinquanta metri, è ancora aperta la pista di pattinaggio, quando la place Kleber col suo immenso albero di Natale, le strade e i ristoranti sono pieni di gente.
Ha sparato continuando a correre per la rue des Grandes-Arcades poi verso la Grand'rue. Vede un uomo uscito da un ristorante per fumare, spara, lo lascia a terra. Spara anche dentro un altro café, Les savons d'Hélène. Passano pochi minuti e arrivano i militari del dispositivo antiterrorismo Sentinelle: lo stato d'urgenza è finito, ma il mercato di Strasburgo continua ad essere considerato un obiettivo possibile. Nel 2000 era qui che voleva colpire Al Qaida, l'attentato fu sventato il giorno di Santo Stefano.
Ieri i militari hanno ferito l'attentatore - il sospettato è Cherif Chekatt, nato il 4 febbraio dell'89 a Strasburgo - , che è poi riuscito a prendere la fuga. Dietro di sé ha lasciato un bilancio grave. Il ministero dell'Interno ha parlato di due morti, ma secondo altre fonti i morti sono quattro e oltre dieci i feriti, diversi dei quali in condizioni gravissime.
IL BLITZ
Ieri in tarda serata, dopo una fuga di un paio d'ore, un'operazione delle teste di cuoio era in corso nel popolare quartiere di Neudorf, a ovest del centro. In tarda serata, l'uomo era ancora in fuga. L'uomo, un ventinovenne, nato a Strasburgo, è schedato S, come la maggior parte dei terroristi che hanno colpito in Francia: considerato dalla polizia come radicale e potenzialmente pericoloso.
La polizia si era presentata ieri mattina al suo domicilio per interrogarlo su una rapina. Al suo domicilio la polizia avrebbe trovato diverse granate, ma di lui nessuna traccia. Fino alla sera. Il centro di Strasburgo è rimasto blindato per ore. Secondo alcune fonti la polizia non esclude l'esistenza di un complice.
L'ALLERTA
L'Europarlamento, in cui l'Assemblea era al lavoro, è stato subito chiuso. È stato il presidente del Parlamento Antonio Tajani a informare i deputati dell'attentato in corso. «Questo parlamento non si fa intimidire da attentati terroristici, andiamo avanti» ha detto Tajani.
Fuori, i residenti sono stati invitati a restare in casa, un elicottero ha cominciato a sorvolare la città. Gli ultimi attacchi del terrorismo in Francia erano stati tutti all'arma bianca, con coltelli, asce e quasi tutti diretti contro forze dell'ordine. Secondo diversi testimoni l'attentatore di ieri era invece armato di un fucile automatico, probabilmente un kalashnikov. Il dispositivo di sicurezza del mercato di Strasburgo era stato mantenuto al livello dello stato d'emergenza.
L'ALLARME
Nel novembre del 2016 quattro abitanti della città erano stati arrestati con l'accusa di preparare un grosso attentato in Francia, probabilmente proprio al mercato di Natale della loro città. Pochi giorni fa il prefetto ha parlato di una città fortificata con la presenza ogni sera di un centinaio di agenti delle forze dell'ordine e 140 guardie private. La notizia è arrivata all'Eliseo mentre Emmanuel Macron riceveva deputati e senatori della maggioranza. All'ordine del giorno: la protesta dei Gilets Jaunes. È la notizia di un attentato che ha interrotto la riunione. A Strasburgo si è immediatamente recato il ministro dell'Interno Castaner.
Francesca Pierantozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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