Sindacati e politici: «Due pesi»

Venerdì 26 Maggio 2017
VENEZIA - «Ieri si è svolto l'ennesimo incontro con la commissione Europea sulle prospettive di Veneto Banca e Popolare di Vicenza conclusosi con un nulla di fatto, per responsabilità esclusiva della miopia dei rappresentanti della Commissione europea. È tempo di dire basta a chi a Bruxelles pensa di risolvere le difficoltà delle due banche facendole pagare alle lavoratrici e ai lavoratori, insieme ai risparmiatori e all'Italia». Lo sottolineano, in una nota, i segretari dei sindacati bancari: «I dipendenti delle banche in questi anni hanno già pagato con pesanti sacrifici il prezzo delle difficoltà delle loro aziende e adesso è tempo di avere certezze e sicurezze occupazionali per il futuro».
«Più si ingigantisce il buco delle due Banche Popolari Venete, più diventa inevitabile chiedersi cosa facevano le autorità di vigilanza bancaria quando ancora nel 2013 autorizzavano aumenti di capitale a valori completamente sballati», dice Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica e già viceministro all'Economia durante il governo Renzi. «Scelta la linea dell'intervento pubblico per MPS, è impensabile per qualunque veneto che il Governo italiano possa usare un metro diverso per due banche che, insieme, tutto sono tranne che minori. L'Europa tergiversa da mesi sul loro salvataggio, ma già alcune settimane fa dissi che, a mali estremi, è meglio passare i prossimi cinque anni a confrontarsi su una eventuale procedura di infrazione tutta da discutere, con le banche messe intanto in sicurezza, piuttosto che tergiversare all'infinito pure come governo italiano e scoprire poi di aver ormai superato il punto del non ritorno, con le banche nel frattempo saltate». La senatrice Cinzia Bonfrisco (Pli), nell'annunciare per martedì l'audizione urgente di Padoan sulla questione, avverte che «Il sistema economico veneto, insieme a seimila famiglie, pensionati, risparmiatori, sta andando incontro a un tracollo senza precedenti. Dopo gli ultimatum e i diktat della Commissione europea sulle banche venete la risposta del Governo e del ministro Padoan ha il dovere di essere più efficace. A meno che questo non sia il Governo e il partito dei due pesi e due misure, visto l'enesimo stop dal Pd alla commissione d'inchiesta sul sistema bancario: si accelera per salvare Mps, banca storica del Partito democratico, mentre le venete vadano pure al macello?». «È una vicenda che non riguarda due istituti locali ma due banche il cui eventuale fallimento sarebbe un vero e proprio terremoto per tutto il sistema bancario italiano ma ancora di più per il sistema economico del Veneto», avverte il senatore Udc Antonio De Poli.

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