Secondo il Rapporto statistico 2018 della Regione, in Veneto sono oltre 800mila

Martedì 13 Novembre 2018
Secondo il Rapporto statistico 2018 della Regione, in Veneto sono oltre 800mila le persone a rischio povertà, pari al 17,9% della popolazione complessiva. Inoltre sono più di 240mila, e cioè il 5% del totale, quelle che versano in una condizione di grave deprivazione materiale. Per questo sono stati messi in campo oltre 19 milioni di euro. Di questi, quasi 6 sono stati stanziati da Palazzo Balbi per finanziare misure regionali come il Reddito di inclusione attiva (Ria), il contributo per affitti o mutui e il fondo educativo per i bambini indigenti. Gli altri 13,2 milioni rappresentano invece la dote finanziaria del Reddito di inclusione (Rei), lo strumento nazionale che da quest'anno ha sostituito il Sostegno per l'inclusione attiva (Sia). «Ma ora che arriva il Reddito di cittadinanza, cosa sarà di tutto questo?», si chiede la zaiana Manuela Lanzarin, assessore veneta ai Servizi sociali.
Si aspettava di vedere il Sud in testa alla classifica?
«Era presumibile che ci sarebbe stata una geografia di questo tipo. Quello che però mi preme di capire oggi è capire che fine faranno gli strumenti come Rei e Ria che hanno iniziato il loro corso e che sono di sostegno alle persone in difficoltà, attraverso percorsi di formazione e reinserimento. Abbiamo un modello che funziona in Veneto e le Conferenze dei sindaci stanno raccogliendo dei buoni risultati».
In che termini?
«Si tratta di misure che non durano per sempre, ma che sono finalizzate ad un recupero e a un ricollocamento. Perciò mi auguro che tutto questo lavoro non venga smantellato: sta dimostrando di saper andare incontro alle persone in situazione di fragilità, dando loro una prospettiva di ripartenza».
Lo dice anche se il Rei è stato introdotto dal centrosinistra?
«Rispetto agli sforzi varati dal Governo precedente, abbiamo varato il Piano regionale della povertà, ma ora ci troviamo nell'incertezza totale: quegli strumenti continueranno ad esserci o il Reddito di cittadinanza li sostituirà completamente? Su questo siamo un po' preoccupati e abbiamo chiesto informazioni, ma ad oggi non le abbiamo ricevute». (a.pe.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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