Quasi sempre assenti le tracce di anticorpi

Giovedì 10 Agosto 2017
Quasi sempre assenti le tracce di anticorpi
Il destino lavorativo di Emanuela Petrillo è segnato. L'assistente sanitaria della Madonnina accusata di non aver effettuato correttamente i vaccini su centinaia di persone sarà licenziata dall'Usl della Marca. È questa la decisione presa dalla commissione dell'azienda sanitaria che sta valutando gli atti nel contesto del procedimento disciplinare interno aperto a suo carico. Non c'è ancora nulla di ufficiale. Ma ormai è un segreto di Pulcinella.
Si stanno aspettando le carte dalla Procura di Udine, che sta portando avanti l'inchiesta sullo scandalo vaccini in seguito alla staffetta con Treviso. Dopodiché l'Usl arriverà alla rottura unilaterale del contratto di lavoro sulla base dei risultati degli accertamenti condotti dall'Istituto superiore di sanità. Gli esami eseguiti a Roma sui campioni di sangue prelevati da trenta bambini vaccinati dalla Petrillo hanno evidenziato solo in tre casi tracce di anticorpi. Tre su trenta. Mentre sui 46 campioni di sangue prelevati da bambini vaccinati da altre assistenti sanitarie sono state trovate tracce di anticorpi in 45 casi. Non c'è il cento per cento perché in una piccola percentuale, come scientificamente provato, le vaccinazioni, anche se correttamente eseguite, possono non lasciare segni.
Secondo l'Usl della Marca una tale differenza è più che sufficiente per motivare il licenziamento in tronco. Senza la necessità di passare per la sospensione dal lavoro o per altre forme di richiamo. La Procura della Repubblica di Udine, che ha ricevuto da Treviso gli atti dell'inchiesta, riunita ora nel capoluogo friulano, farà ovviamente il proprio percorso. Ma intanto l'azienda sanitaria reputa da par suo la Petrillo come una dipendente infedele. La convinzione è che i risultati degli esami eseguiti dall'Istituto superiore di sanità, proprio su richiesta della stessa Usl, abbiamo definitivamente escluso la possibilità che l'assistente sanitaria possa non aver vaccinato per un semplice errore le circa 500 persone, che poi erano state richiamate dal dipartimento di Prevenzione per completare la copertura. Di conseguenza per l'azienda sanitaria non c'è più il necessario rapporto di fiducia e si può procedere all'interruzione del rapporto di lavoro. da parte sua la donna, difesa dall'avvocato Paolo Salandin, aveva sostenuto di non essere contraria ai vaccini e di aver sempre operato correttamente.
La scoperta delle mancate vaccinazioni aveva messo in allarme molti genitori in provincia di Treviso, che erano andati a controllare chi era stato a vaccinare i loro figli. E chi era capitato con la Petrillo aveva a volte registrato comportamenti anomali da parte dei figli, che non avevano reagito come accade solitamente. Attualmente la trentenne è stata trasferita e adesso lavora allo Spisal, nel settore che si occupa degli infortuni sul lavoro. Ma a quanto pare il licenziamento è soltanto una questione di tempo e l'Usl dovrà attendere unicamente l'arrivo degli ultimi documenti entro qualche settimana.
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