FRATELLI D'ITALIA
MILANO Nella giornata dei cortei, da Milano a Roma, Giorgia Meloni si è sdoppiata: al mattino a Milano, al pomeriggio a Roma. Sempre portandosi dietro un tricolore lungo 500 metri, srotolato in due dei quartieri più difficili di entrambe le città: via Padova a MIlano e l'Esquilino a Roma.
Nel capoluogo lombardo, il corteo di Fratelli d'Italia ha srotolato una bandiera italiana tra la curiosità dei molti residenti stranieri di via Padova e qualche protesta. «Riconquistiamo le nostre strade», lo slogan scandito dai manifestanti. «Siamo qui con un Tricolore di 300 metri - ha affermato la Meloni - e porteremo altri tricolori e le nostre bandiere in tutti i quartieri abbandonati dalla sinistra. Riprendiamoci le nostre città».
Meloni e gli altri esponenti di Fdi hanno poi applaudito le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa in solidarietà con agenti e militari per le aggressioni subite. «Solidarietà ai carabinieri e alle forze dell'ordine - hanno detto Meloni e Ignazio La Russa -. Quello che abbiamo visto ieri da parte dei centri sociali, i soliti quattro cretini figli di papà, è una vergogna, noi i centri sociali li vogliamo chiudere», e «vogliamo sicurezza nelle strade, certezza della pena e la chiusura dei confini».
I sostenitori di FdI hanno intonato slogan come «Milano che lavora, Milano che produce», «Riprendiamoci la nostra città», «basta delinquenza e spaccio di droga». «Riportiamo lo Stato nei territori dove non c'è, basta zone franche e spaccio di droga. Chiudiamo i centri sociali violenti», ha detto Meloni, contestata da alcuni residenti e passanti stranieri e italiani affacciati alle finestre o lungo la strada, che hanno accusato i manifestanti di fascismo e razzismo, intonando Bella ciao. «E anche oggi gli scemi dei #centrisociali ci onorano della loro presenza» ha twittato la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che si è fatta anche un selfie con i contestatori che innalzavano un cartello «Come a Livorno Meloni levati di torno». Nel pomeriggio, a Roma, ha commentato con sarcasmo al corteo dell'Anpi nella capitale: «Buon divertimento, noi ci occupiamo di questo millennio, il resto lo lasciamo alla sinistra. Abbiamo portato dei grandi tricolori nei quartieri più disagiati e in difficoltà per riportare simbolicamente lo Stato al cospetto di cittadini che si sentono abbandonati. Noi daremo risposte ai più deboli, perché quando non c'è sicurezza sono i più deboli a pagare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO Nella giornata dei cortei, da Milano a Roma, Giorgia Meloni si è sdoppiata: al mattino a Milano, al pomeriggio a Roma. Sempre portandosi dietro un tricolore lungo 500 metri, srotolato in due dei quartieri più difficili di entrambe le città: via Padova a MIlano e l'Esquilino a Roma.
Nel capoluogo lombardo, il corteo di Fratelli d'Italia ha srotolato una bandiera italiana tra la curiosità dei molti residenti stranieri di via Padova e qualche protesta. «Riconquistiamo le nostre strade», lo slogan scandito dai manifestanti. «Siamo qui con un Tricolore di 300 metri - ha affermato la Meloni - e porteremo altri tricolori e le nostre bandiere in tutti i quartieri abbandonati dalla sinistra. Riprendiamoci le nostre città».
Meloni e gli altri esponenti di Fdi hanno poi applaudito le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa in solidarietà con agenti e militari per le aggressioni subite. «Solidarietà ai carabinieri e alle forze dell'ordine - hanno detto Meloni e Ignazio La Russa -. Quello che abbiamo visto ieri da parte dei centri sociali, i soliti quattro cretini figli di papà, è una vergogna, noi i centri sociali li vogliamo chiudere», e «vogliamo sicurezza nelle strade, certezza della pena e la chiusura dei confini».
I sostenitori di FdI hanno intonato slogan come «Milano che lavora, Milano che produce», «Riprendiamoci la nostra città», «basta delinquenza e spaccio di droga». «Riportiamo lo Stato nei territori dove non c'è, basta zone franche e spaccio di droga. Chiudiamo i centri sociali violenti», ha detto Meloni, contestata da alcuni residenti e passanti stranieri e italiani affacciati alle finestre o lungo la strada, che hanno accusato i manifestanti di fascismo e razzismo, intonando Bella ciao. «E anche oggi gli scemi dei #centrisociali ci onorano della loro presenza» ha twittato la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che si è fatta anche un selfie con i contestatori che innalzavano un cartello «Come a Livorno Meloni levati di torno». Nel pomeriggio, a Roma, ha commentato con sarcasmo al corteo dell'Anpi nella capitale: «Buon divertimento, noi ci occupiamo di questo millennio, il resto lo lasciamo alla sinistra. Abbiamo portato dei grandi tricolori nei quartieri più disagiati e in difficoltà per riportare simbolicamente lo Stato al cospetto di cittadini che si sentono abbandonati. Noi daremo risposte ai più deboli, perché quando non c'è sicurezza sono i più deboli a pagare».
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