LE CIFRE
ROMA «Le nostre autostrade sono le più care d'Europa». Lo sostiene il blog dei 5 stelle. Ma è davvero così? «In Germania, Olanda e Belgio le autostrade sono pubbliche e parzialmente gratuite - afferma il magazine on line del Movimento grillino -. Dal primo luglio scorso la Germania ha deciso di inserire un pedaggio solo per i camion, che consentirà di investire entro il 2022 circa 7 miliardi di euro nelle infrastrutture stradali. Ci sono poi altri Paesi come Austria, Svizzera e Slovenia che hanno autostrade a pagamento, ma con prezzi decisamente più convenienti rispetto a quelli italiani». «Tra il 2008 e il 2016, secondo dati del Ministero dei Trasporti - affermano ancora i 5 stelle - mancano all'appello 1,5 miliardi di investimenti preventivati sulla rete autostradale, a fronte di un incremento dei pedaggi del 25% (lievitati addirittura del 65,9% dal 1999 al 2013). Insomma, meno investi più guadagni, a scapito della sicurezza».
L'ANALISI
Dai dati delle concessionarie europee e dell'Aiscat, l'associazione che riunisce gli operatori italiani del settore, emerge però una realtà diversa. In base a questi numeri Autostrade applica un pedaggio medio di 7,36 centesimi di euro per chilometro leggermente inferiore ai 7,96 della media della rete italiana e più basso degli 8,37 centesimi del Portogallo e degli 8,73 della Francia. Nettamente più alte sono invece le tariffe della Spagna (12,13 centesimi al chilometro) e del Regno Unito 16,02 centesimi).
Guardando poi alle tariffe per i mezzi pesanti in Europa, emerge poi che sulla rete di Autostrade si pagano 12,9 centesimi al chilometro, contro i 14,12 della media della rete italiana . Più care Germania (14,73 centesimi di euro al km), Spagna (18,58), Portogallo (20,92). Ancora più costose Francia (26,4), Regno Unito (29,87)e Austria 37,67).
Regno Unito, Spagna e Francia, sostiene ancora il post apparso ieri sul Blog delle stelle, «hanno affidato la gestione delle reti a società private tramite contratti di concessione. A differenza dell'Italia, però, nessun segreto di Stato e soprattutto più gestori, dunque più concorrenza». Anche se i prezzi appaiono in media più alti di quelli di Autostrade.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA «Le nostre autostrade sono le più care d'Europa». Lo sostiene il blog dei 5 stelle. Ma è davvero così? «In Germania, Olanda e Belgio le autostrade sono pubbliche e parzialmente gratuite - afferma il magazine on line del Movimento grillino -. Dal primo luglio scorso la Germania ha deciso di inserire un pedaggio solo per i camion, che consentirà di investire entro il 2022 circa 7 miliardi di euro nelle infrastrutture stradali. Ci sono poi altri Paesi come Austria, Svizzera e Slovenia che hanno autostrade a pagamento, ma con prezzi decisamente più convenienti rispetto a quelli italiani». «Tra il 2008 e il 2016, secondo dati del Ministero dei Trasporti - affermano ancora i 5 stelle - mancano all'appello 1,5 miliardi di investimenti preventivati sulla rete autostradale, a fronte di un incremento dei pedaggi del 25% (lievitati addirittura del 65,9% dal 1999 al 2013). Insomma, meno investi più guadagni, a scapito della sicurezza».
L'ANALISI
Dai dati delle concessionarie europee e dell'Aiscat, l'associazione che riunisce gli operatori italiani del settore, emerge però una realtà diversa. In base a questi numeri Autostrade applica un pedaggio medio di 7,36 centesimi di euro per chilometro leggermente inferiore ai 7,96 della media della rete italiana e più basso degli 8,37 centesimi del Portogallo e degli 8,73 della Francia. Nettamente più alte sono invece le tariffe della Spagna (12,13 centesimi al chilometro) e del Regno Unito 16,02 centesimi).
Guardando poi alle tariffe per i mezzi pesanti in Europa, emerge poi che sulla rete di Autostrade si pagano 12,9 centesimi al chilometro, contro i 14,12 della media della rete italiana . Più care Germania (14,73 centesimi di euro al km), Spagna (18,58), Portogallo (20,92). Ancora più costose Francia (26,4), Regno Unito (29,87)e Austria 37,67).
Regno Unito, Spagna e Francia, sostiene ancora il post apparso ieri sul Blog delle stelle, «hanno affidato la gestione delle reti a società private tramite contratti di concessione. A differenza dell'Italia, però, nessun segreto di Stato e soprattutto più gestori, dunque più concorrenza». Anche se i prezzi appaiono in media più alti di quelli di Autostrade.
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