L'INCHIESTA
MESTRE Quel registro era prezioso come l'oro. Friday Nosa Nosakhare

Mercoledì 18 Luglio 2018
L'INCHIESTA MESTRE Quel registro era prezioso come l'oro. Friday Nosa Nosakhare
L'INCHIESTA
MESTRE Quel registro era prezioso come l'oro. Friday Nosa Nosakhare Eduzola, 31 anni, tesoriere della mala nigeriana, custode della contabilità della banda smantellata dall'inchiesta della Dda e della squadra mobile di Venezia, non lo abbandonava mai: quando abbassava le serrande del suo negozio di parrucchiere, secondo gli investigatori l'attività di copertura per il riciclaggio dei proventi dell'eroina, Nosa lo prendeva e lo portava con sé a casa, dove risiede, a Padova. L'agenda della piovra nera, ora, è nelle mani degli inquirenti. Ieri mattina, infatti, è partita una perquisizione accurata del locale con il personale della scientifica. Una seconda fase della maxi retata di martedì 10 luglio che, di fatto, ha visto passare al setaccio l'intero negozio. La bibbia del crimine era lì: Nosa non aveva avuto il tempo di sbarazzarsene.
FARMACI E CONTANTI
Durante il blitz c'erano già stati dei sequestri, ieri gli uomini della questura sono tornati per ultimare il lavoro con calma. Perché, di fatto, da quanto emerge nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Marta Paccagnella quel negozio era la centrale operativa del gruppo. Eduzola, per il suo ruolo delicato, occupava una posizione privilegiata nella piramide dell'organizzazione, un gradino sotto al dominus, Kenneth Ken Ighodaro. La scientifica ha sigillato e portato via numerosi reperti. Il contante, per esempio: alcune migliaia di euro di cui, ora, dovrà essere accertata la provenienza. Tra gli scaffali, anche alcune confezioni di farmaci, che dovranno essere analizzate in laboratorio. Il sospetto, chiaramente, è che potessero essere utilizzati per tagliare la droga. L'inchiesta, infatti, ha portato alla luce la ricetta dell'eroina gialla, la cosìddetta eroina killer: 40 per cento di stupefacente purissimo, completato da metorfano, principio attivo dello sciroppo per la tosse. «Il
metorfano - scrivono nella loro relazione i medici - è un principio attivo che è distinguibile nella forma destrogira come Destrometorfano. Il Destrometorfano, presente in preparazioni farmaceutiche antitussive utilizzate in tutto il mondo (sciroppo, ndr), a dosi notevolmente maggiori di quelle necessarie può produrre effetti allucinogeni dissociativi fino ad arrivare a effetti tachicardici, ipertensivi e di depressione respiratoria, soprattutto se assunto in elevate quantità per via endovenosa invece che per via orale». Dovesse essere riscontrato quel principio attivo nei farmaci sequestrati, si tratterebbe di un elemento schiacciante per il proseguo delle indagini.
LIBRO MASTRO
Ma, ovviamente, l'elemento chiave resta il libro mastro. In quelle pagine, venivano annotate scrupolosamente tutti i dettagli dell'intera giornata lavorativa, come provato dai filmati delle telecamere installate all'interno del locale: entrate e uscite degli importi delle operazioni economiche illecite erano tutte registrate. Ma potrebbe anche esserci dell'altro. Perché Ken è ancora a piede libero, e non è possibile trascurare nessun elemento in grado di portare a lui. Da quello che si sa è residente in Francia, dove vivrebbe con la compagna. Da quanto si legge nelle pagine dell'ordinanza, il boss sapeva di non poter tornare in Italia per le note controversie giudiziarie. Al momento la polizia sta collaborando con i colleghi transalpini per cercare di arrivare a lui.
FOGLI DI VIA
Nel frattempo, durante l'ispezione di ieri, i poliziotti hanno formalizzato anche due fogli di via a due cittadini nigeriani residenti nel Vicentino, trovati in zona, proprio in via Monte San Michele. Non sono collegati alla banda, non sono nella lista dei ricercati e non sono indagati. Sono, però, dei pregiudicati e con un passato criminale notevole, motivo più che sufficiente per dichiararli ufficialmente ospiti indesiderati in città.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci