«La Protezione Civile non era stata informata dell'arrivo di quella violenta perturbazione. Mi rendo comunque conto che, obiettivamente, nelle zone di mare, dove il meteo è mutevole in modo repentino, a volte è difficile prevedere certi eventi. Basti vedere come vengono sbagliate le previsioni meteo anche dai siti specializzati».
Così l'assessore alla Protezione civile di Jesolo, Otello Bergamo, dopo che il capitano del galeone Jolly Roger, Luca Bozzato, aveva lamentato il fatto che non era partito alcun allarme per un evento del genere. Il concetto del comandante era chiaro: visto che questo forte vento che ha provocato disastri era partito da Rosolina, possibile che non si potessero avvisare le altre località per il rischio che stavano correndo? «Appoggio quello che ha detto il capitano è il commento del responsabile della Protezione civile jesolana, Massimo Finotto perché magari una telefonata poteva starci, dopo quello che era successo nel Rodigino e allora magari potevamo organizzarsi diversamente».
Già, perché i messaggi giunti alla Protezione Civile erano quelli riferiti a maltempo, a piogge forti, insomma a condizioni che potevano portare per lo più all'allagamento di qualche scantinato. «Eravamo in pre allerta per eventuali allagamenti conferma Finotto come succede quando ci viene detto che sono previsti venti millimetri di pioggia; tanto è vero che eravamo tutti pronti con i macchinari per lo svuotamento dall'acqua, pronti ad usarli. Qualcosa di più dettagliato, insomma potevano prevederlo. Una cosa del genere non era immaginabile che arrivasse a Jesolo». Finotto ribadisce che non erano arrivati messaggi per quel che riguarda quel tipo di situazione.
La macchina è comunque partita fin da subito. «Alle 16 eravamo già operativi con una squadra fuori e con i mezzi. Siamo andati avanti, praticamente ininterrottamente fino alle 5 della mattina dopo; per poi proseguire anche dopo. Di fatto abbiamo finito adesso», ha aggiunto ricordando che sono le otto di sabato sera. «Jesolo ha avuto una sinergia straordinaria con l'impegno da parte di tutti. Con i vigili del fuoco impegnati soprattutto a Cavallino-Treporti». Aspetto, questo, sottolineato anche dall'assessore Bergamo. «Quindi grazie alla Protezione Civile, alla Jesolo Patrimonio, la Polizia Locale, la Jesolo Turismo, i vigili del fuoco e tutte le forze dell'ordine, il sistema sanitario, il Consorzio JesoloVenice che ha dato le giuste informazioni ai turisti e curato tutta la comunicazione. Ho chiesto una relazione puntuale alla Protezione Civile per trovare, assieme, tutti gli elementi di perfettibilità».
© riproduzione riservata
Così l'assessore alla Protezione civile di Jesolo, Otello Bergamo, dopo che il capitano del galeone Jolly Roger, Luca Bozzato, aveva lamentato il fatto che non era partito alcun allarme per un evento del genere. Il concetto del comandante era chiaro: visto che questo forte vento che ha provocato disastri era partito da Rosolina, possibile che non si potessero avvisare le altre località per il rischio che stavano correndo? «Appoggio quello che ha detto il capitano è il commento del responsabile della Protezione civile jesolana, Massimo Finotto perché magari una telefonata poteva starci, dopo quello che era successo nel Rodigino e allora magari potevamo organizzarsi diversamente».
Già, perché i messaggi giunti alla Protezione Civile erano quelli riferiti a maltempo, a piogge forti, insomma a condizioni che potevano portare per lo più all'allagamento di qualche scantinato. «Eravamo in pre allerta per eventuali allagamenti conferma Finotto come succede quando ci viene detto che sono previsti venti millimetri di pioggia; tanto è vero che eravamo tutti pronti con i macchinari per lo svuotamento dall'acqua, pronti ad usarli. Qualcosa di più dettagliato, insomma potevano prevederlo. Una cosa del genere non era immaginabile che arrivasse a Jesolo». Finotto ribadisce che non erano arrivati messaggi per quel che riguarda quel tipo di situazione.
La macchina è comunque partita fin da subito. «Alle 16 eravamo già operativi con una squadra fuori e con i mezzi. Siamo andati avanti, praticamente ininterrottamente fino alle 5 della mattina dopo; per poi proseguire anche dopo. Di fatto abbiamo finito adesso», ha aggiunto ricordando che sono le otto di sabato sera. «Jesolo ha avuto una sinergia straordinaria con l'impegno da parte di tutti. Con i vigili del fuoco impegnati soprattutto a Cavallino-Treporti». Aspetto, questo, sottolineato anche dall'assessore Bergamo. «Quindi grazie alla Protezione Civile, alla Jesolo Patrimonio, la Polizia Locale, la Jesolo Turismo, i vigili del fuoco e tutte le forze dell'ordine, il sistema sanitario, il Consorzio JesoloVenice che ha dato le giuste informazioni ai turisti e curato tutta la comunicazione. Ho chiesto una relazione puntuale alla Protezione Civile per trovare, assieme, tutti gli elementi di perfettibilità».
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