INAUGURAZIONE a Legnaro

Sabato 3 Dicembre 2016
INAUGURAZIONE a Legnaro
Ai laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Legnaro è stato il grande giorno del Ciclotrone Spes (acronimo di Selective Production of Exotic Species, produzione selettiva di specie esotiche). Ieri infatti, dopo un incontro tra tutte le realtà e i ricercatori nella poco distante aula Bonsembiante di Agripolis, è stato tagliato il nastro nella palazzina all'interno del complesso legnarese che ospita l'innovativo e moderno apparato che mette i laboratori di Legnaro all'avanguardia nel campo non sono della fisica nucleare, ma anche della ricerca medica avanzata. Un evento che ha visto riuniti i grandi nomi della ricerca che hanno reso possibile questo progetto: Fernando Ferroni, presidente dell'Infn, Giovanni Fiorentini, direttore dei laboratori di Legnaro, Barbara Degani, sottosegretario del Ministero dell'Ambiente, Krishnan Suthanthiran, presidente di Best Medical International, Luisa Cifarelli, presidente della Società Italiana di Fisica, Rosario Rizzuto, Rettore Università degli Studi di Padova, Massimo Carpinelli, Rettore Università degli Studi di Sassari, Paolo Collini, Rettore Università degli Studi di Trento, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico Regione Veneto, Giovanni Bettini, sindaco di Legnaro, Enrico Rinuncini, sindaco di Ponte San Nicolò e Walter Stefan, sindaco di Saonara.
L'unicità di Spes sta nel duplice utilizzo, che consentirà ai ricercatori (120 nei laboratori di Legnaro, ma almeno 700 in tutto il mondo, dal Sud Africa agli Stati Uniti, che lavoreranno sui fasci di protoni prodotti nel ciclotrone) di studiare da una parte quello che succede nel cuore delle stelle, dall'altro di produrre dei farmaci che potranno essere immediatamente utili in tantissime patologie.
Costato 20 milioni di euro, pesante 170 tonnellate, il ciclotrone Spes è ospitato due metri e mezzo sotto terra dentro un imponente edificio in cemento armato (indispensabile visto il tipo di esperimenti che vengono svolti) a Legnaro e la sua messa in funzione è il culmine di un progetto dell'Infn nato alcuni anni fa. Nel 2010 sono iniziati i lavori («allora c'era solo un boschetto dove adesso c'è l'edificio con il ciclotrone» ricorda il direttore dei laboratori di Legnaro Fiorentini) per costruire la casa di Spes, che è stato calato dal tetto. Da ieri potrà essere utile a chi fa ricerca e a chi si occupa di medicina. L'Infn è già pronto a investire altri 30 milioni per sviluppare le capacità di Spes, mentre si aspettano degli sponsor privati per trovare la cifra, dello stesso ordine di grandezza, che consentirà di mettere a regime la farmacia nucleare per sfruttare gli isotopi a fini medici. Spes è parte di un più ampio progetto europeo, Eurisol, che vede oggi i fisici nucleari europei impegnati nella realizzazione di tre infrastrutture di fasci di ioni radioattivi. Oltre a Spes, sono in costruzione in Francia una macchina dalle caratteristiche simili, Spiral 2, e al Cern è in fase di potenziamento l'apparecchiatura già esistente Isolde: assieme daranno vita a un'infrastruttura diffusa a livello europeo. A conclusione della giornata dedicata all'inaugurazione del Ciclotrone Spes l'aula Bomsembiante di Agripolis ha ospitato anche l'annuale convegno dell'Istituto nazionale di fisica nucleare dedicato al piano triennale di ricerca.

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